La vecchia Montagna
la grande Montagna
una donna una casa
una stufa bizzarra
la vecchia Montagna
la grande Montagna
che ti separa
che ci separa.
“Non è vissuto neppure un istante…”
E’ già pronta la bara
son pronti gli astanti.
E’ una grande risata
la Vita sul quadro
che hai nella stanza.
Non hai più denti
Non hai più luce…
La vecchia Montagna
la grande Montagna.
La stufa bizzarra.
Un grido la casa.
Tua madre in cucina.
Mia madre in cucina.
Una rosa una spina.
La vecchia vicina.
Una palla un birillo.
Una spada uno spillo.
Un nero lapillo.
Un orologio che batte
che t’assilla ogni ora.
E la luna perfora
con forza la nube
che oscura
la vecchia Montagna
la grande Montagna.
“Non è vissuto neppure un istante…”
E l’amico che parte
il treno che sbuffa.
La Morte che buffa!
Che fanno gli astanti?
Una preghiera che senti
una croce
una sfera
di luce foriera.
Che fanno gli astanti?
La vecchia Montagna
la grande Montagna
che ti separa
che ci separa.
“Non è vissuto neppure un istante…”
Piange
con lacrime di sangue
la vecchia Montagna
la grande Montagna.
Piero Juvara
*******
(Da “Sole Nuovo” Edizioni La Vallisa Bari 1994)
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