Nulla cambia, nulla
se non scorderemo
la rabbia la paura
se non grideremo contro
la follia di ogni morte inutile.
Nulla cambia, nulla…
nascerà e morirà il giorno
sopra il lenzuolo bianco
dove c’è scritto un nome
e chiuderemo gli occhi
per non spaccarci il cuore.
Nulla cambia, nulla…
sopra l’agave, la palma,
il carrubo… sopra la pietra
nera, dove si accanisce il maglio…
Nulla cambia, nulla…
sopra i campi aridi
dove s’attarda il baio
col suo nitrito nervoso,
rassegnato alla frusta d’ulivo
e allo sperone di ferro arrugginito…
Nulla cambia, nulla…
Piangeremo anche oggi i nostri morti
e pregheremo con la stessa preghiera
di sempre, quella che fu dei nostri
padri e quella che insegneremo
ai nostri figli…
Nulla cambia, nulla…
Piero Juvara
(Dalla raccolta Melanconie – 2002 Ravenna)
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