Ogni notte, tornando dalla vita,
dinanzi a questo tavolo
prendo una sigaretta
e fumo solitario la mia anima.
La sento spasimare tra le dita
e consumarsi ardendo.
Mi sale innanzi agli occhi con fatica
in un fumo spettrale
e mi ravvolge tutto,
a poco a poco, d'una febbre stanca.
I rumori e i colori della vita
non la toccano piú:
sola in se stessa è tutta macerata
di triste sazietà
per colori e rumori.
Nella stanza è una luce violenta
ma piena di penombre.
Fuori, il silenzio eterno della notte.
Eppure nella fredda solitudine
la mia anima stanca.
Cesare Pavese
ha tanta forza ancora
che si raccoglie in sé
e brucia d'un'acredine convulsa.
Mi si contrae fra mano,
poi, distrutta, si fonde e si dissolve
in una nebbia pallida
che non è piú se stessa
ma si contorce tanto.
Cosí ogni notte, e non mi vale scampo,
in un silenzio altissimo,
io brucio solitario la mia anima.
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Ultim'ora by Adnkronos
Sparta Praga-Inter 0-1: Lautaro Martinez avvicina gli ottavi
Pubblicata il 23-01-2025 alle ore 00:25
Trump e migranti, giro di vite: soldati al confine col Messico
Pubblicata il 23-01-2025 alle ore 00:01
Incendi California, fiamme a nord di Los Angeles: 19mila evacuati
Pubblicata il 22-01-2025 alle ore 23:16
Milan-Girona 1-0: Leao fa volare Conceicao in classifica
Pubblicata il 22-01-2025 alle ore 23:06
Ucraina-Russia, Trump vuole la pace in 100 giorni: la missione impossibile di Kellogg
Pubblicata il 22-01-2025 alle ore 22:37
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti