Tu splendida donna
i tuoi occhi come gemme
levigata è la tua pelle
e tonde le tue forme…
Io, poeta, randagio,
giullare solitario,
cantore anacronistico,
come schiavo ti adoravo…
Poi, annichiliti,
ubriachi di sole
riversi sulla sabbia
candida, come chicchi di riso,
tu mi tendesti una mano…
Sull’isola incantata *
ci sovrastava il mito
e ci incalzava il vento
con le sue malie…
La notte ci sorprese
avvinghiati nell’acqua
bassa e trasparente
dove si celava quieta
l’insidia dei coralli…
3 marzo 1998
*Cuba
Piero Juvara
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Ultim'ora by Adnkronos
Trump minaccia: "Da gennaio dazi contro Cina, Messico e Canada"
Pubblicata il 26-11-2024 alle ore 07:40
Ucraina, ministri Difesa Nato: "Minacce Russia rivolte anche a noi"
Pubblicata il 26-11-2024 alle ore 00:10
Ucraina, asse Mosca-Pyongyang allarma Cina: silenzio su soldati Nordcorea
Pubblicata il 26-11-2024 alle ore 00:10
Israele, tregua in Libano vicina. G7 cerca sintesi su richiesta arresto Netanyahu
Pubblicata il 26-11-2024 alle ore 00:04
Giulia Cecchettin, oggi parola alla difesa e Turetta torna in aula
Pubblicata il 26-11-2024 alle ore 00:02
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti