Più si avvicina il 2012, più i media alimentano interesse – e tensione – nei confronti delle profezie Maya. Infatti, si parla e si scrive - con sempre maggiore insistenza - di eventi naturali terrifici che dovrebbero avvenire proprio nell’ormai celeberrimo anno.
Palermomania.it non si è fatto influenzare dal chiacchiericcio e ha chiesto lumi a due famosi scienziati: Margherita Hack e Corrado Lamberti, attraverso l'intervista curata dal Prof. Giuseppe Pitrone, esperto della materia.
Nonostante la loro meritata fama, ecco alcune note biografiche.
Margherita Hack, astrofisica, è stata professoressa ordinaria all’Università di Trieste dal 1964 al 1992. Direttrice dell’Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987 e membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, ha partecipato attivamente e per lungo tempo a progetti elaborati dall’Esa e dalla Nasa. Autrice di libri e innumerevoli articoli pubblicati dalle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, ha ricevuto la Targa Giuseppe Piazzi per la ricerca, il Premio Internazionale Cortina Ulisse per la divulgazione e la medaglia d’oro ai Benemeriti della Scienza e della Cultura. Insieme a Corrado Lamberti, ha fondato e diretto le riviste L’Astronomia e Le Stelle. Nel corso della lunga carriera si è dedicata con particolare attenzione allo studio delle Cefeidi, gruppo di stelle variabili, cioè con luminosità che aumenta e diminuisce con rigorosa periodicità. Per le particolari caratteristiche, esse costituiscono una sorta di indicatore di distanza negli studi astronomici. In segno di riconoscimento per la sua attività scientifica, le è stato intitolato l’asteroide 8558.
Corrado Lamberti è astrofisico e divulgatore scientifico.
Ha collaborato all’edizione italiana della Enciclopedia di Cambridge, diretto il Corso di Astronomia e Viaggio nell’Universo, scritto il Dizionario Enciclopedico di Astronomia. Vincitore della Targa Giuseppe Piazzi e del Premio A.Kastler-Città di Trieste. Nel 1999, l’Unione Astronomica Internazionale gli ha intitolato un pianetino, il 6206.
Per meglio comprendere il testo delle interviste gentilmente concesse dai due scienziati, alcune informazioni sulla terminologia adoperata.
Tempesta solare o geomagnetica: anomalia della magnetosfera terrestre causata dall’attività del Sole. La regione più esterna della nostra stella, detta corona, genera potenti emissioni di materia che, a loro volta, danno vita al vento solare. Quest’ultimo è costituito da particelle ad alta energia che si scontrano con la magnetosfera della Terra. Se particolarmente intense, le tempeste possono causare danni ai sistemi di telecomunicazione e anche agli organismi viventi.
Magnetosfera: regione dello spazio che circonda un corpo celeste e all’interno della quale si avvertono gli effetti del campo magnetico planetario.
Ionosfera: parte dell’atmosfera terrestre che presenta una intensa ionizzazione (produzione di ioni, cioè processo per il quale gli atomi, sollecitati da un agente detto ionizzante, acquistano o perdono elettroni). Localizzata tra 60 e 500 km di altitudine, è suddivisa in cinque regioni che, pur presentando caratteristiche diverse, sono ugualmente influenzate dall’attività solare.
Profezie Maya: il 21 dicembre del 2012 dovrebbe verificarsi, secondo notizie diffuse dai media, un non meglio specificato evento in grado di produrre una trasformazione del genere umano in termini di spiritualità o, addirittura, la cosiddetta fine del mondo. La base dell’ipotesi è legata alla fine di uno dei cicli – b’ak’tun – del calendario adoperato dall’antico popolo precolombiano. Non è mai abbastanza sufficiente ricordare che tale teoria non ha mai trovato i sostegni della comunità scientifica internazionale e della maggior parte degli studiosi dei Maya.
Lungo computo: altro calendario con il quale i Maya calcolavano il tempo trascorso dalla data della creazione del mondo, secondo la loro mitologia.
Raffaele Bendandi: ricercatore di Faenza, inventore della Teoria cosmica o sismogenica dei terremoti. Secondo lo studioso, un sisma ha origine esogena, cioè esterna alla Terra. Si verifica in seguito ad allineamenti di corpi celesti che esercitano forte attrazione gravitazionale sulla crosta terrestre. La conseguenza della teoria è che i terremoti si possono prevedere.
Passiamo ora la parola ai due scienziati, ai quali sono state rivolte le stesse domande.
1) I media, spesso esagerando e citando generiche fonti, dedicano sempre più attenzione alla possibilità che la Terra sia investita da una tempesta solare di notevole intensità.
Tali manifestazioni dell’attività solare sono sempre accadute – 1859/1921/1989, solo per citare le più famose e recenti – e di certo si ripeteranno. Nell’ipotesi di un evento geomagnetico di eccezionale portata, quali conseguenze sulle attività umane, soprattutto nei Paesi industrializzati?
Hack: Le tempeste solari, prima dell’avvento dell’era spaziale, impedivano le trasmissioni transoceaniche. Infatti queste erano possibili anche fra luoghi della Terra che, a causa della sua curvatura, non potevano vedersi, perché l’alta atmosfera (ionosfera) fungeva da specchio riflettore: le onde elettromagnetiche che arrivavano dall’Europa, salivano verso la ionosfera e da questa venivano riflesse verso l’America e viceversa. La tempesta magnetica modifica lo stato di ionizzazione della ionosfera. Questa non è più riflettente, ma diventa trasparente per le onde che sfuggono nello spazio. Oggi, invece, la funzione di riflettore viene svolta dai satelliti per radiotrasmissioni, non affette dalle tempeste solari. Si potranno avere, però, alcuni disturbi, quali rumori.
Lamberti: Senza indulgere al catastrofismo – che è così di moda a Hollywood e dintorni - un evento geomagnetico di eccezionale portata potrebbe avere conseguenze: a) nelle reti di distribuzione dell’energia elettrica; b) nelle comunicazioni; c) nei sistemi di localizzazione e di guida (GPS, aerei, navi, ecc.); d) nei sistemi di prima allerta militari; e) sui satelliti artificiali (compresa la Stazione Spaziale Internazionale).
2) Allo stato attuale, non è possibile fare previsioni dettagliate sul verificarsi delle tempeste. Tuttavia, sappiamo che le particelle ad alta energia del vento solare si scontrano con il campo magnetico terrestre nell’arco delle 24/36 ore successive all’emissione di massa coronale. Sono sufficienti per affrontare difese nei riguardi dei sistemi di telecomunicazione?
Hack: I sistemi di difesa sono i satelliti.
Lamberti: Quello che si può fare è ridurre i carichi di corrente sulle reti ad alta tensione e rafforzare i sistemi di sicurezza nelle centrali di smistamento dell’energia. Ma poco altro. Sapere in anticipo che potrebbe verificarsi un black-out nei sistemi di comunicazione e localizzazione può servire per sollecitare la predisposizione di servizi basati su tecniche alternative. Comunque, i disguidi e i disagi generati da misure precauzionali potrebbero essere così pesanti che molte compagnie preferirebbero non adottarle, incrociando le dita e sperando che le conseguenze della tempesta magnetica siano meno dure di quanto sia stato preventivato.
3) Nell’arcipelago artico delle isole Svalbard, a circa 1200 chilometri dal Polo Nord, il 26 febbraio 2008 è stato ufficialmente aperto il Deposito sotterraneo globale dei semi. La sua funzione è quella di custodire e preservare il patrimonio genetico di piante di interesse agrario-alimentare. Esiste, secondo lei, un nesso tra la presenza del Deposito e l’ipotetica possibilità di un grave black out delle telecomunicazioni, in seguito ad eventi di eccezionale entità?
Hack: No. Penso che serva per preservare i semi dall’inquinamento.
Lamberti: No, non vedo quale possa essere il nesso.
4) Quale la percentuale di responsabilità delle attività antropiche sui cambiamenti climatici?
Hack: I cambiamenti climatici ci sono sempre stati, ma si ritiene che il ben accertato aumento di anidride carbonica nell’atmosfera causi un aumento di opacità della stessa alle radiazioni infrarosse (cioè al calore). La luce solare penetra attraverso l’atmosfera, riscalda il suolo e questo riemette radiazioni infrarosse che, invece di sfuggire nello spazio, vengono intrappolate, causando un aumento di temperatura media della Terra. Aumento che dal 1900 al 2000 è stato di circa un grado.
Lamberti: Per quanto riguarda il riscaldamento globale, le responsabilità del sistema di sviluppo che abbiamo scelto e perseguito sono grandi. La politica energetica sarebbe da cambiare totalmente. Questo è il mio parere. Ma altri non sono dello stesso avviso.
5) Sempre in tema di cambiamenti climatici, sappiamo dalla Paleoclimatologia che sono avvenuti anche in ere geologiche passate. Tuttavia, non crede che sminuire la gravità di deforestazioni e inquinamenti - come fanno alcuni suoi colleghi – possa essere considerato un incentivo a perseverare in atteggiamenti dannosi alla salubrità ambientale?
Hack: La deforestazione e l’inquinamento atmosferico sono fenomeni reali, da non sottovalutare.
Lamberti: Proprio così. Significa non volere prendere atto che ci sono cause antropiche oltre a quelle naturali, di carattere astronomico e geologico. Una sottovalutazione irresponsabile, incoraggiata da chi ha interesse a che si prosegua nel solco dell’attuale modello di sviluppo.
6) Raffaele Bendandi: Un giudizio sulla Teoria cosmica dei terremoti elaborata dallo scienziato autodidatta faentino.
Hack: Bendandi era un praticone e le sue teorie non hanno alcun fondamento scientifico.
Lamberti: No comment. Con tutto il rispetto, non credo che Bendandi abbia fatto compiere passi avanti alla scienza con le sue teorie.
7) La Scienza non si occupa di profezie. Tuttavia, troppi ed eterogenei elementi fanno convergere sul 2012 cupe prospettive. Le coincidenze appaiono oggettivamente inquietanti. Sappiamo altresì che antichissime civiltà erano in possesso di un elevato grado di conoscenze scientifiche. E’ possibile ipotizzare la scoperta, da parte dei Maya, delle macchie solari e della loro periodicità? Potrebbero anche avere notato il nesso tra l’attività solare e gli strani comportamenti – dovuti ad anomalie magnetiche – di alcuni animali, in primo luogo gli uccelli migratori. In ogni caso, qual è la sua opinione circa il clamore sul 2012?
Lamberti: E’ un immane sciocchezza senza alcun fondamento. E’ solo l’ultima trovata dei catastrofisti hollywoodiani. Non c’è documento maya in cui si parli macchie solari o di magnetismo e nemmeno di fine del mondo al cambio di calendario del Conto Lungo. Sono solo stupide invenzioni di pubblicisti senza scrupolo.
Nota: La settima e ultima domanda è stata leggermente modificata nei confronti della professoressa Hack, per la passione nutrita verso lo sport. Ecco la modifica: Lei è stata campionessa di salto in alto e continua a praticare attività sportiva. Il 22/12/2012, con animo del tutto tranquillo, farà una passeggiata nei boschi? O andrà a sciare?
Hack: L’atletica era uno sport alla portata di tutti, a differenza dello sci, che soprattutto ai miei tempi, era uno sport per ricchi. Il 22/12/2012 farò tranquillamente quello che faccio sempre. Probabilmente sarò davanti al computer, almeno se sarò ancora in questo mondo. Infatti avrò 89 anni e mezzo.
Ringraziamo Margherita Hack – alla quale auguriamo di vivere, in buona salute, ben più di 89 anni e mezzo - e Corrado Lamberti (al quale rivolgiamo lo stesso augurio) per le parole chiare e le informazioni scientifiche fornite. Esse sdrammatizzano del tutto quella che, in riferimento all’anno 2012, può essere definita un’autentica psicosi.
Non c’è dubbio: una tempesta magnetica può colpire la Terra in ogni momento e causare notevoli disagi nell’era del computer. Tuttavia, è azzardato - in alcuni casi irresponsabile - trattare argomenti scientifici con leggerezza, propalare scenari apocalittici legati a presunte profezie. Invece di preoccuparsi del futuro, bisognerebbe fare tesoro delle esperienze del passato e, purtroppo, del presente. Negli ultimi cinque decenni, infatti, il nostro pianeta è stato ferito come non mai nella sua lunga vita. Continuare a percorrere la strada del saccheggio delle risorse naturali è un autentico crimine. Occorre, in tempi non più procrastinabili, invertire la deleteria tendenza e rispettare, sul serio, i delicati equilibri che regolano l’ambiente nel quale viviamo. Ritornando alle interviste, per gli atei e gli agnostici, dunque, sono sufficienti le rassicurazioni degli scienziati per affrontare con serenità il presente e il futuro. I credenti hanno elementi in più:
Matteo, 24: 36
“Ma quanto a quel giorno e a quell’ora, però, nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma il Padre solo”.
Matteo, 24: 42-44
“Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi siate pronti; perché nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrà”.
Prof. Giuseppe Pitrone
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