Che la musica abbia effetti terapeutici è noto a molti. Meno nota al grande pubblico è la data di nascita ufficiale della musicoterapia: prima metà del Settecento. E' Richard Brockiesby, medico e musicista inglese, il primo autore di un trattato sull’argomento. Tuttavia, già ai tempi della Bibbia si conosceva l’efficacia delle melodie sull’organismo umano, le vicende di Saul lo dimostrano. Riporto con molto piacere altre notizie storiche, credo interessanti, tratte da un testo del 1777.
“Passo a considerare gli effetti sorprendenti che produceva la musica presso gli Antichi. L’Istoria profana appoggia le testimonianze di quella Sacra col gran numero di fatti del medesimo genere. Aulio Gellio ed Ateneo parlano di molte gueriggioni effettuate dalla Musica presso i Tebani, e citano Teofrasto come garante di questi avvenimenti accaduti al suo tempo. Galeno, Autore di gran peso in questa materia, riferisce su li effetti de la Musica sul cuore e la circolazione. Aristotile, Apollonio, Discolo e Capella riferiscono di salvazioni avvenute dai morsi veleniferi di tarantole e serpenti. Teofrasto fra gli altri vien citato come testimonio oculare di questa specie di gueriggioni da Aulio Gellio, il quale possedea un Trattato di questo filosofo che non è pervenuto fino a noi.
Un’altra virtù della Musica degli Antichi era quella di addolcire il rigore de’ suppllizj: ed in ciò facevano mostra della loro umanità, non mai facendo bastonar i loro schiavi, se non al suono de’ flauti; volendo in certo modo rimetter loro una parte della pena. E li nativi Americani hanno a un di presso l’idea medesima della Musica, di cui si servono per lenir la durezza de’ loro travagli. Plutarco racconta di Antigenida che riscaldò in tal maniera lo spirito di Alessandro, suonando il flauto in sua presenza, che quel Principe si tolse subito di tavola, e corse immantinente alle armi. Timoteo avea forte influenza sopra lo spirito di questo medesimo Principe, allorché toccando la sua lira, per tal modo infiammò il coraggio del Re in un pranzo che, dato di piglio alla spada, ammazzò uno de’ Convitati. Senonché cambiando Timoteo il suo frigio suono in un altro più dolce, cambiò lo spirito marziale di Alessandro, rimenandolo dal furore dove l’avea trasportato al sentimento del più vivo dolore dell’eccesso eseguito. Il Pittore Teone profittò abilmente della Musica; poiché dovendo portare in pubblico un quadro che rappresentava un Soldato in atteggiamento di lanciarsi sul nemico, riscaldò gli spiriti degli Assistenti con musica guerriera: e quando li credè bastantemente commossi, scuoprì il suo quadro, che fu ammirato da tutta l’Assemblea. Plutarco ancora parla della sedizione sedata da Terpandro colla sua lira a Sparta; e Boezio ricorda una sollevazione egualmente calmata dal musico Damone”.
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