I cefalopodi, celebri per la loro acuta intelligenza e il mirabile mimetismo, manifestano un comportamento distintivo e affascinante: la capacità di adottare la locomozione bipede. La prima osservazione di questo tipo di movimento nei polpi risale al 2005, quando fu notato in una specie del Pacifico chiamata Abdopus aculeatus. Successivamente, tale comportamento è stato riscontrato anche in altre specie, tra cui l’Amphioctopus marginatus e, più recentemente a Palermo, in Sicilia, è possibile osservare questo comportamento in diverse specie di cefalopodi, tra cui il polpo comune (Octopus vulgaris) che popola i nostri mari.
Movimento delle Braccia
Il moto bipede nei cefalopodi si configura come un complesso movimento coordinato delle braccia. Nei soggetti che adottano questa modalità, le robuste e lunghe braccia IV svolgono il ruolo di propulsore principale, spingendo il corpo in avanti, mentre le altre braccia contribuiscono a mantenere l’equilibrio e stabilizzare l’organismo nel suo complesso.
Questa forma di locomozione è resa possibile dalla peculiare anatomia dei cefalopodi, privi di uno scheletro interno ma dotati di un sistema muscolare idrostatico. L’uso dell’acqua come sostegno consente una distribuzione armoniosa dei muscoli, conferendo una straordinaria flessibilità.
Scopo Enigmatico e Difensivo
Le ragioni alla base dell’adozione della locomozione bipede nei cefalopodi rimangono in gran parte oscure. Si presume che questo comportamento offra loro diversi vantaggi, facilitando movimenti più rapidi, silenziosi e l’accesso a punti elevati. Inoltre, si trasforma in una strategia difensiva contro i predatori, poiché i cefalopodi dimostrano un notevole spostamento alla velocità di 14 centimetri al secondo. Questa abilità di movimento rapido riveste importanza cruciale per la sopravvivenza di queste creature marine, esposte a predatori come pesci, tartarughe e foche. La locomozione bipede emerge così come un comportamento complesso e versatile, consentendo ai cefalopodi di muoversi agilmente, silenziosamente e con flessibilità nel loro affascinante ambiente sottomarino.
Durante la stagione estiva, a Palermo, questa straordinaria esibizione del comportamento bipede diviene particolarmente evidente, soprattutto nelle aree con fondali sabbiosi, ma non sempre è possibile osservarla. In alcune occasioni, è a volte possibile notare i cefalopodi camminare con disinvoltura, mimetizzandosi perfettamente con l’ambiente circostante. Nonostante la difficoltà nel rilevare questo fenomeno, il loro abile camminare consente loro di sfuggire rapidamente, utilizzando sei braccia per mimetizzarsi efficacemente, soprattutto nei contesti sabbiosi.
Questo articolo è basato su ricerche scientifiche condotte da Huffard C L, Boneka F, e Full R J, pubblicate nel 2005 con il titolo “Underwater Bipedal Locomotion by Octopuses in Disguise” su Science. Per ulteriori dettagli, si può fare riferimento al DOI: 10.1126/science.1109616.
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