Debutta mercoledì 26 febbraio, alle ore 21.00 nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, che lo produce, lo spettacolo Ma perché è sempre Natale? tratto dall’omonimo romanzo di Rosemarie Tasca d’Almerita, che Micaela De Grandi, Valentina Ferrante ed Emanuele Maria Russo hanno adattato per la scena. Ferrante e De Grandi sono anche protagoniste insieme a Ginevra Di Marco e Gaia Bevilacqua. Le musiche originali sono di Luca Mauceri, le luci di Antonio Sposito; scene, costumi e video di Banned Theatre. Repliche fino al 9 marzo.
Nel suo romanzo epistolare, la scrittrice palermitana Rosemarie Tasca d’Almerita racconta una vicenda privata affrontando il difficile tema della salute mentale, che coinvolge molti giovani e le loro famiglie. Quattro donne esplorano l’inquietudine della protagonista Lucia che, crescendo, si sottrae alle prove della vita adulta. Una vita in movimento, alla ricerca smaniosa di qualcosa che non riesce o non vuole afferrare.
La trasposizione teatrale del romanzo è sospesa tra reale e irreale, tra immagini e ricordi distorti, filtrati attraverso gli occhi e i desideri di Lucia. La scena è una scatola chiusa che, come una prigione, confina la protagonista in un luogo indefinito e claustrofobico. Da questa scatola, che rappresenta la sua stessa mente, riaffiorano flashback della sua tormentata esistenza.
«In un dedalo di vie – spiegano Micaela De Grandi e Valentina Ferrante – come un ricamo scomposto, lo spettacolo tende il filo fragile e sottile dell’animo umano, pronto a spezzarsi, come il confine tra il giorno e la notte e la linea che, nell’arcobaleno, separa il colore violetto dall’arancione. Li distingui ma non sai dove uno entra nell’altro, esattamente come avviene per la ragione e la follia. Una sensibilità profonda quella di Lucia, che rivolgendosi nelle sue lettere all’amica Francesca (forse il suo alter ego?), chiede sommessamente una via di fuga da quel male di vivere che attanaglia molti giovani e che va riconosciuto in tempo, nominato ad alta voce e affrontato. Senza vergogna».
«La storia di Lucia – afferma Rosemarie Tasca d’Almerita – è una storia come tante. È una storia di bellezza e tristezza, come un mare che non conosce sé stesso, ignaro delle proprie maree, incapace di prevedere quando sarà in tempesta o in bonaccia. Eppure, nonostante tutto, quel mare non si arrende mai».
Fonte: Teatro Biondo
Fonte Immagine: Rosellina Garbo
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