Nuovo appuntamento con il ciclo di spettacoli ad Alcamo, nel suggestivo Castello dei Conti di Modica. Sabato 18 febbraio, alle 17, la Compagnia Opera dei pupi siciliani Gaspare Canino metterà in scena lo spettacolo La dama Rovenza.
Rovenza assedia Parigi per vendicare la morte dei fratelli e dello zio Mambrino, uccisi da Rinaldo. Con il suo martello magico, fa strage dei cristiani.
Dopo aver vinto la battaglia infernale contro il mago Tuttofuoco, Malagigi viene a sapere delle armi incantate di Rovenza e avvisa Rinaldo. Il gran paladino va quindi a combattere contro gli avversari: scesa la sera si nasconde tra i morti. La dama viene a saperlo, corre a cercarlo e trova la morte per mano di Rinaldo.
L’ingresso è gratuito
Compagnia Opera dei pupi siciliani Gaspare Canino. Nasce nel 1997, fondata da Salvatore Oliveri, nipote di parte di madre di Gaspare Canino, ultimo puparo e oprante attivo ad Alcamo e in tutta la provincia di Trapani. Capostipite della famiglia fu Liberto Canino, considerato tra gli iniziatori dell'Opera dei pupi a Palermo. Intorno al 1830 Canino aprì il suo primo teatro in via dei Formai, nell'antico quartiere dell'Albergheria a Palermo. Uno dei suoi figli, Luigi, appresa l'arte del padre alla fine dell'Ottocento, si trasferì ad Alcamo. Dei cinque figli di Luigi soltanto due faranno i pupari: Guglielmo, che si trasferisce a Sciacca, e Gaspare, il quale resta ad Alcamo e aiuta il vecchio padre. Dopo la scomparsa di Gaspare, nel 1977, l'Opera dei pupi non viene più rappresentata ad Alcamo e in tutta la provincia di Trapani, finché nel 1990 il nipote Salvatore Oliveri torna a dedicarsi a quest’arte, aprendo un teatro.
Storie dell’antimafia, il nuovo ciclo di spettacoli si apre con la storia di Padre Puglisi
Si chiama Storie dell’antimafia il nuovo ciclo di spettacoli dei pupi che verranno messi in scena da febbraio a maggio dalla Compagnia Marionettistica popolare siciliana in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari - Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.
Si parte giovedì 16 febbraio alle 17, al Museo Pasqualino, con lo spettacolo Padre Pino Puglisi. Un prete contro la mafia.
Quella di Pino Puglisi, beatificato dalla Chiesa, è la storia di un prete di frontiera ucciso dalla mafia per aver adempiuto alla sua missione evangelica. In Sicilia non si uccidono solo giudici e uomini delle forze dell'ordine, ma anche i ministri di Dio che hanno il coraggio di alzare la testa, di lottare per donare condizioni di vita migliori a bambini destinati a divenire manovalanza di mafia. Angelo Sicilia narra la semplicità e la forza di "3P", la sua coraggiosa ribellione, incastonandola abilmente nelle difficoltà di un quartiere come Brancaccio descritto nella sua condizione di decadenza.
Costo dello spettacolo 10 euro intero, 8 euro ridotto
Compagnia Marionettistica popolare siciliana. È stata fondata a Palermo nel 2001 da Angelo Sicilia, regista e studioso della storia del teatro dei pupi di scuola palermitana. Con le radici nell'Opera dei pupi tradizionale, Sicilia ha avviato un percorso di rinnovamento nell’ambito del repertorio del teatro delle marionette siciliane e affianca alle storie del repertorio cavalleresco le vicende di cronaca recente, intendendo così riattualizzare questa forma di teatro popolare, da sempre capace di intercettare le istanze della società contemporanea. La compagnia propone un’Opera dei pupi "antimafia", i cui protagonisti sono, oltre a Giuseppe Di Matteo, anche Peppino Impastato, don Pino Puglisi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: è così che la forza espressiva e comunicativa dei pupi tradizionali viene suggestivamente messa al servizio di spettacoli di impegno civile. Numerosi i premi ricevuti per l'innovativo ciclo antimafia e per l'impegno sociale e civile.
Tutti gli spettacoli sono realizzati con il contributo del Ministero della cultura - Servizio II Ufficio UNESCO -Legge 20 febbraio 2006, n. 77 - Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella "lista del patrimonio mondiale", posti sotto la tutela dell'UNESCO. Progetto: “L'opera dei pupi siciliani: pianificazione strategica, trasmissione, valorizzazione”.
Domenica al museo, pupi in scena con Rinaldo e la vendetta di Gabina
La domenica è il giorno che, ormai per tradizione, il Museo Pasqualino dedica ai piccoli visitatori e alle loro famiglie. A cominciare dal mattino, con la rassegna, nuova di zecca, Domenica al Museo. Fino al 28 maggio, tutte le domeniche, al Museo prenderà il via un ricco programma in cui si alterneranno laboratori, spettacoli, letture ad alta voce di fiabe, racconti e avventure.
Domenica 19 febbraio, alle 11, spazio allo spettacolo di opera dei pupi Rinaldo e la vendetta di Gabina, dell’associazione Opera dei Pupi Vaccaro Mauceri.
Il paladino Rinaldo giunge alla Rocca di Altaripa per porre fine a una serie di sacrifici umani ordinati dalla terribile castellana Gabina. Saputo del suo arrivo, la sovrana ordisce un piano per far catturare il paladino dai suoi soldati e farlo divorare dal drago che vive nelle segrete del suo castello. Rinaldo cade nella trappola e inutile sarà il tentativo da parte di Angelica di soccorrerlo per poi conquistarlo. Ciò nonostante, dopo aver affrontato in duello i soldati, il gigante e il drago, Rinaldo indurrà Gabina ad arrendersi trionfando ancora una volta. Lei preferirà la morte, non prima però di aver svelato il vero motivo della sua cattiveria.
Lo spettacolo è stato realizzato con il contributo del Ministero della cultura - Servizio II Ufficio UNESCO -Legge 20 febbraio 2006, n. 77 - Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella "lista del patrimonio mondiale", posti sotto la tutela dell'UNESCO. Progetto: “L'opera dei pupi siciliani: pianificazione strategica, trasmissione, valorizzazione”.
Costo del biglietto: 5 euro
Dalla penna di Giusto Lo Dico alla scena: ogni giorno i pupi al Museo
Anche questa settimana, tornano a darsi battaglia i pupi del Museo Pasqualino, ogni lunedì alle 11, e da martedì a sabato alle 17 in Sala teatro.
Un’arte nobile e antica che si mette in pratica quotidianamente.
Dalla penna di Giusto Lo Dico, autore di Storia dei paladini di Francia, ecco irrompere in scena Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il mago Malagigi insieme a prodigi, innamoramenti, duelli, scambi di persona e colpi di scena.
Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)
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