In occasione della ricorrenza dell’anniversario dell’uccisione del Vice Questore Giorgio Boris Giuliano, ucciso il 21 luglio del 1979 per vile mano mafiosa, la Questura di Palermo ricorderà la figura del funzionario di Polizia con la realizzazione di alcune iniziative per rendere omaggio ad un uomo delle istituzioni che ha rappresentato e rappresenta ancora oggi un esempio di professionalità, sacrificio e dedizione.
La mattina del prossimo 21 luglio, alle ore 9.30 circa, alla presenza del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco Gabrielli, avrà luogo la consueta cerimonia commemorativa con la deposizione di una Corona di alloro presso il luogo dell’attentato, in via Francesco Paolo Di Blasi, alla presenza delle autorità e dei familiari del dott. Giuliano.
Al termine della cerimonia, alle ore 10.30 circa, sarà celebrata una Santa Messa di suffragio, officiata dal cappellano militare padre Massimiliano Purpura, presso la Chiesa della Madonna di Monte Oliveto, sita in via Incoronazione 2.
Infine, intorno alle ore 11.30 circa, nel chiostro seicentesco della Questura, si terrà un momento di ricordo con la presentazione di un filmato, realizzato da quest'Ufficio, che illustrerà la figura professionale ed umana del Funzionario della Squadra Mobile, medaglia d'oro al valore civile, attingendo anche alla rappresentazione offerta dalla fiction Rai “Boris Giuliano - Un poliziotto a Palermo”.
Ad impreziosirlo, la voce di Boris in un’intervista dell’epoca, che lo riporta alla memoria collettiva grazie ad un eccezionale reperto audio.
Dopo la proiezione, Lirio Abbate, giornalista ed attuale vice direttore de l’“Espresso” modererà una conversazione che si arricchirà della presenza del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e del contributo del giornalista Antonio Calabrò, già caporedattore de «L’Ora» negli anni della «guerra di mafia» ed oggi Senior Advisor Cultura di Pirelli & C. direttore della Fondazione Pirelli.
In collegamento Skype, inoltre, il giornalista Francesco La Licata racconterà alcuni suoi ricordi personali sullo stretto rapporto professionale che negli anni ‘70 l’allora capo della Mobile riuscì a costruire con i giovani cronisti che lavoravano a Palermo.
Al dibattito, che vuole illustrare l’acume investigativo di Boris Giuliano e la sua capacità di analizzare lucidamente il ruolo della Polizia di Stato nella società moderna, elevandosi a vero e proprio precursore dei principi fondamentali della sicurezza pubblica e della polizia di prossimità, prenderanno parte, altresì, Ricky Tognazzi e Sergio Giussani, rispettivamente regista e produttore della summenzionata fiction Rai “Boris Giuliano - Un poliziotto a Palermo”.
Il film ha avuto il merito di portare all’attenzione del grande pubblico il coraggio del Funzionario di Polizia nell’avviare e condurre inchieste di polizia giudiziaria di fondamentale importanza, che servirono a gettare le basi nella ricostruzione della struttura segreta e dell'attività criminale di Cosa nostra, cogliendone altresì i delicati intrecci con la politica.
Prenderà nuovamente vita la “stanza di Boris” che, con una scenografia creata per l’occasione, riporterà alla memoria l’ambiente dell’ufficio del Funzionario, con la sua scrivania originale piena di fascicoli e, a far da sfondo, una sagoma in cartone a grandezza reale ottenuta con una fotografia raffigurante Boris Giuliano in compagnia del figlio, bambino.
Per arricchire ulteriormente lo scenario, saranno esposti alcuni pannelli con gli scritti autografi ed una relazione presentata al Consiglio Superiore della Magistratura nel 1978, quali testimonianze dirette delle sue intuizioni in materia di politica criminale, soprattutto con riguardo ai rapporti tra la criminalità organizzata ed il disagio socio economico della società.
Quest’ultimo evento potrà essere seguito in diretta sulla pagina Facebook della Questura di Palermo.
Fonte: Polizia di Stato
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