Centocinquanta lavoratori, divisi a metà tra diretto e indotto, rischiano il posto di lavoro per la chiusura della sede palermitana della Rinascente, comunicata dall'azienda ai sindacati e prevista per il 31 ottobre. Oggi i centocinquanta dipendenti hanno manifestato in via Roma, davanti allo stabile sede palermitana della Rinascente, ricevendo il sostegno dei clienti. La decisione arriva dopo il mancato accordo tra Rinascente e Fabrica immobiliare (la società che gestisce l'edificio di proprietà dell'ente previdenziale Inarcassa) sulla rimodulazione del canone d'affitto che attualmente è di 2,4 milioni annui, come spiegano i lavoratori.
Rinascente ha proposto di abbassarlo a 1,3 milioni; Fabrica ha rilanciato chiedendo di portarlo a 1,6 milioni, ma a condizione di ottenere anche la licenza di esercizio, svincolata dal mantenimento dei posti di lavoro, dice una delle dipendenti, Luisa La Colla, architetto ed ex consigliere comunale di Palermo. Una richiesta - aggiunge - che cozza con le attuali normative.
I lavoratori, angosciati dalla prospettiva della chiusura, in un momento di crisi come questo, si associano alla richiesta del sindaco Leoluca Orlando e del senatore di Iv Davide Faraone, di un incontro urgente con il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.
"In questo momento di crisi economica amplificato dalla pandemia la chiusura della Rinascente è un segnale davvero inquietante, che rischia di peggiorare la situazione del
fragile tessuto economico della città. Auspichiamo che le interlocuzioni avviate dall'Amministrazione comunale con il Governo possano condurre ad una svolta. E' necessario individuare in tempi brevi una soluzione per i dipendenti e le loro famiglie" . Lo dichiarano i consiglieri comunali di Sinistra Comune Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno.
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Ultim'ora by Adnkronos
AdSP Mtcs, Mit attento a sviluppo Civitavecchia e alla riqualificazione
Pubblicata il 25-11-2024 alle ore 16:06
Violenza su donne, Moige: "Musica e pornografia discriminano ancora oggi"
Pubblicata il 25-11-2024 alle ore 16:05
Unicredit, l'offerta su Bpm e l'eterna battaglia tra politica e mercato
Pubblicata il 25-11-2024 alle ore 16:01
Banco Bpm, stop di Giorgetti: "Mossa Unicredit non concordata"
Pubblicata il 25-11-2024 alle ore 15:49
Turetta, legale Cecchettin: "Non si è mai pentito, non ha chiesto perdono"
Pubblicata il 25-11-2024 alle ore 15:38
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti