"Tra le numerose soppressioni di presidi di polizia proposte dal ministero dell'interno, e che rischiano di essere attuate a breve, c'è anche il posto polfer di Palermo Notarbartolo. Un ufficio di polizia che, almeno sulla carta, dovrebbe contare ben 18 uomini, ma che con la mancanza di personale si era gradualmente ridotto a poche unità. Unità che nell'ultimo periodo erano state spostate alla stazione centrale per coprire i vuoti di organico, ormai gravissimi, nella polizia ferroviaria." Lo ha dichiarato il capogruppo Lega a Palazzo delle Aquile, Igor Gelarda.
"Ora il ministero, invece di prevedere la riapertura e il rinforzo di Notarbartolo lo vuole chiudere definitivamente. E questo sembra assurdo, considerato che Palermo Notarbartolo negli ultimi anni è cresciuto enormemente per numero di passeggeri ed importanza strategica. E'diventato uno snodo tra tram e treno, e quindi da lui fa capo il sistema di mobilità integrata; dalla scorsa estate vi è una linea turistica da Tusa/Cefalù a Punta Raisi che, dentro Palermo, ferma solo a Notarbartolo. In questa stazione sono presenti rent car e attività commerciali all'interno, in maniera maggiore rispetto alla stessa Palermo Centrale. Infine, la competenza territoriale si estende fino alla provincia di Trapani, e nei prossimi anni sono previsti cantieri per la riapertura del collegamento veloce verso Trapani denominata “Via Milo” oggi depauperata continui furti. Si tratta di una scelta incomprensibile, un danno in termini di sicurezza per la città, segnalata già da alcuni sindacati di Polizia, come il Coisp, e contro la quale la Lega presenterà una interrogazione parlamentare, ma ci aspettiamo che prenda posizione anche il sindaco Orlando".
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