Un modo per semplificare tutto in questo momento di grande caos. Addio alla ricetta medica, ora basta una email o un whatsapp. L’emergenza coronavirus dà un’accelerata alla semplificazione burocratica digitale, eliminando il promemoria cartaceo per chi si reca in farmacia per le medicine. Lo ha deciso un’ordinanza della Protezione Civile per evitare ulteriormente che la gente esca di casa.
Ma come funziona? «Al momento della generazione della ricetta elettronica da parte del medico prescrittore», si legge nell’ordinanza della Protezione civile, «l’assistito può chiedere al medico il rilascio del promemoria dematerializzato, ovvero l’acquisizione del Numero di Ricetta Elettronica». La dematerializzazione delle ricette «è tecnicamente possibile già da oggi» 20 marzo, ha spiegato il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. «I medici possono già dare un codice ai propri pazienti».
Il «Numero di ricetta elettronica» può essere trasmesso:
Nella stessa ordinanza, disposta di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con l’intesa del Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, vengono disciplinate anche tutte le modalità operative per farmacie e ASL per i farmaci distribuiti in modalità diverse dal regime convenzionale e per i medicinali che richiedono un controllo ricorrente dei pazienti.
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