La vicenda dei falsi invalidi, ossia della truffa ai danni dell’INPS che sarebbe stata perpetrata da alcuni responsabili di CAF in combutta con altre persone compiacenti, ai fini di concedere i benefici riservati a Persone con disabilità a cittadini che non ne avrebbero diritto, mette in luce la necessità che le risorse e i benefici destinati ai disabili non siano distolti.
Il fatto poi che ad essere danneggiate siano persone verso le quali invece si chiede ancora più cura e rispetto, suscita una giusta risposta di indignazione nell’opinione pubblica.
Facendo propri questi principi e in obbedienza agli scopi che lo costituiscono, l’Ufficio Nazionale del Garante per le Persone con disabilità ha dato mandato a due legali che aderiscono all’ente, per costituirsi parte civile nel processo che si svolgerà a carico degli indagati in caso di rinvio a giudizio.
“Queste notizie ledono moralmente, ma non solo, tutte le persone realmente invalide”. Così l’avvocato Salvatore Di Giglia, Coordinatore dell’Ufficio Nazionale del Garante della Persona disabile onlus, commenta tale truffa - scoperta dalla Guardia di Finanza di Palermo - perpetrata ai danni dell’Inps e, ancora di più, dei veri disabili."
L’Ufficio del Garante ha dato incarico “di costituirsi, nei tempi previsti dalla norma, parte civile a tutela dei relativi interessi collettivi, nell’eventuale giudizio penale contro le persone che hanno partecipato all’evento lesivo della dignità di ogni Persona con disabilità realmente tale”.
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