Procede secondo il cronoprogramma il “Progetto integrato di riqualificazione e rigenerazione del centro storico di Palermo”, finanziato dal Ministero della Cultura per un importo di € 73.960.000 attraverso un Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS).
Si tratta di alcuni importanti interventi di recupero e valorizzazione di edifici monumentali di proprietà comunale che potranno accogliere alcune funzioni sociali, culturali ed educative a supporto della rigenerazione urbana del centro storico.
I tecnici dell’ufficio centro storico hanno inviato a dicembre gli studi di fattibilità tecnico-economica e i documenti preliminari di indirizzo ad Invitalia SpA che agirà come centrale di committenza per l’avvio delle gare di lavori e dei relativi servizi di architettura ed ingegneria.
Entro gennaio Invitalia procederà ad avviare una procedura di gara per un Accordo Quadro per i servizi di architettura ed ingegneria e lavori dei seguenti interventi:
Verrà anche avviata una gara per un Appalto Integrato Complesso per il completamento dei locali di proprietà comunale all’interno del piano di recupero compreso tra le Via Maqueda, discesa dei Giovenchi, discesa delle Capre e Via S. Agostino, la cosiddetta area Quaroni (€ 1.500.000).
Infine, sono stati finanziati per € 25.260.000 alcuni importanti e distribuiti interventi di riqualificazione urbana delle pavimentazioni storiche degli spazi aperti che saranno realizzati attraverso una procedura di gara per un Accordo Quadro per i relativi servizi di architettura ed ingegneria e lavori. Le aree oggetto di intervento sono: Piazza Santo Spirito, via Butera, via Torremuzza, piazza e piazzetta Kalsa, Salita Santi Romano, via Nicolò Cervello, piazzetta Porta Reale, via e piazza dello Spasimo, via Arco di Santa Teresa, piazzetta dei Bianchi, piazza Marina e salita Partanna, salita Sant’Antonino, piazzetta delle Vergini, salita Castellana, via Sant’Isidoro alla Guilla, via Sant’Agata alla Guilla, via Monte di Pietà, piazza del Parlamento, via del Bastione e piazza della Pinta, piazzetta Brunaccini, piazza Quaranta Martiri al Casolotto, via Casa Professa, via Ponticello, via Trabia e via Bandiera, piazzetta San Basilio, via Sant’Agostino, via e piazza San Nicolò all'Albergheria, via Tesauro, via Nasi, piazza Settangeli, giardino allo Spasimo.
“Grazie al lavoro accurato dei tecnici dell’ufficio centro storico – dichiara l’Assessore al centro storico Maurizio Carta – tutta la documentazione tecnica è stata inviata nei tempi programmati per poter avere entro marzo gli operatori economici aggiudicatari in modi da iniziare i lavori che non solo restituiranno alla cittadinanza preziosi edifici e aree di particolare pregio storico ma anche offriranno nuovi servizi sociali, educativi, culturali e aggregativi per essere il propulsore dell’ulteriore rigenerazione urbana che sarà portata avanti con risorse comunali ed extra-comunali, nonché grazie all’indispensabile intervento dei privati. Nei prossimi mesi verranno definiti con maggiore precisione tutte le funzioni utili ai contesti su cui insistono gli edifici, con particolare riferimento a piazza Magione, piazza Kalsa e via Maqueda, in modo da individuare le più adeguate funzioni capaci di essere un innesco per ulteriori interventi.
Il recupero del centro storico non può più andare avanti in maniera puntuale e senza una regia complessiva, ma serve adesso un’azione di sistema che dia nuova linfa alla rigenerazione urbana di alcuni contesti complessi in cui già si manifestano dei processi di recupero in fase avanzata, stimolando in maniera armonica il partenariato pubblico-privato.
Per questo, come già condiviso con la Commissione Urbanistica, nei prossimi mesi avvierò il processo di nuova pianificazione attuativa del centro storico di Palermo che contenga anche delle aree per progetti pilota di rigenerazione urbana connesse ai mercati storici, agli assi monumentali, alla Kalsa e alla Magione e all’area tra Palazzo Reale e la Cattedrale”.
“Il completamento del recupero del centro storico – dichiara il Sindaco Roberto Lagalla – è una delle principali strategie della mia amministrazione. E’ venuto il momento di restituire al centro storico qualità, dignità, sicurezza e servizi in modo da aumentarne la vivibilità e l’attrattività turistica e per ridurre la congestione di alcune funzioni che ne riducono la bellezza. Il CIS è uno strumento finanziario importante che dovrà essere accompagnato da maggiori controlli e presidio permanente e da una nuova strategia di rigenerazione urbana che sia anche capace di stimolare un nuovo dinamismo economico basato sulla cultura, sulla creatività e sui servizi socio-educativi”.
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