Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, li ha definiti “campioni dell’antimafia”. Stiamo parlando dell’ex magistrato, oggi senatore, Roberto Scarpinato e dell’ex presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, “padre” del protocollo diventato legge e cardine del Nuovo Codice Antimafia. Scarpinato e Antoci saranno i protagonisti di un incontro pubblico dal titolo “Riforma della giustizia e legalità in Italia - attacco ai presìdi contro corruzione, malaffare e mafia” che si terrà sabato 20 aprile alle 15.00 a Villa Filippina, in piazza S. Francesco di Paola 18 a Palermo.
A organizzare l’incontro aperto alla cittadinanza è stata la senatrice Dolores Bevilacqua, vice presidente della Commissione Politiche UE, componente della commissione bicamerale di Vigilanza Rai e membro del Comitato nazionale per i Territori del M5S con delega per Sicilia e Sardegna.
“Il 9 aprile scorso - afferma la senatrice Bevilacqua - il Governo ha trasmesso all'Unione Europea una relazione in cui si chiede di rivedere la proposta di direttiva anticorruzione sull'incandidabilità dei corrotti, sui tempi della prescrizione, sulle pene accessorie per i condannati e di consentire l'abolizione del reato di abuso di ufficio. Questo perché chiaramente i provvedimenti di Nordio vanno in direzione esattamente opposta a quella intrapresa dall'Unione Europea e l’Italia finirebbe presto in procedura di infrazione. Il tempismo di Meloni & C. è quasi inquietante rispetto all’emergere degli scandali su truffe e ruberie sui fondi del Pnrr che purtroppo per il nostro paese riguardano l’86% delle truffe individuate dalla Procura Europea”.
“Nel Parlamento italiano - dichiara il senatore Roberto Scarpinato - sembra di vivere in un'altra Italia: mentre il paese reale è dissanguato da un esercito di comitati di affari in combutta con clan mafiosi, nelle aule parlamentari la principale preoccupazione della maggioranza non è quella di contrastare la corruzione e la mafia dei colletti bianchi, ma, al contrario, quella di contrastare la magistratura, gli organismi di controllo ed il giornalismo investigativo indipendente. In Parlamento si confrontano le rappresentanze politiche di due Italie diverse: quella dei potenti intoccabili e quella dei cittadini che credono ancora nei valori della giustizia e della legalità".
“Da un piccolo territorio come i Nebrodi - racconta Giuseppe Antoci, candidato alle prossime elezioni europee - è partito uno strumento normativo, il ‘Protocollo Antoci’, prima firmato da tutti i Prefetti della Sicilia e poi diventato legge dello Stato fra i tre cardini del Nuovo Codice Antimafia. Uno strumento che sta devastando i patrimoni delle mafie. La Commissione Europea, con un'apposita nota a firma del Commissario Hogan, ne ha consigliato l'applicazione agli Stati membri. Questa esperienza dimostra che non bisogna mai rinunciare ai sogni e, soprattutto, bisogna, con la massima rettitudine, fare il proprio dovere fino in fondo”.
L’incontro, che sarà moderato da Dolores Bevilacqua, vedrà i saluti di Steni Di Piazza, coordinatore provinciale M5S già senatore e sottosegretario nel Governo Conte II, e Valentina D’Orso, deputata alla Camera e capogruppo cinquestelle in Commissione Giustizia a Montecitorio.
Fonte: M5S
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