Palermo ieri ha dedicato un’intera giornata a Rita Levi-Montalcini a dieci anni dalla scomparsa del Premio Nobel per la Medicina: la mattina presso l’Istituto comprensivo Statale intestato alla Scienziata, dove la nipote Piera Levi-Montalcini, ingegnere e attuale Presidente dell’Associazione omonima, ha raccontato ai giovani la poliedrica figura della zia e il pomeriggio presso il Circolo Unificato, ex Circolo Ufficiali con un convegno “Una Vita non solo per la Scienza” dove hanno partecipato alte cariche Civili e Militari.
L’Italia, l’Europa e il Mondo s’inchinano alla più grande Scienziata italiana del Novecento (classe 1909), l’unica donna ad aver vinto un Premio Nobel per la Medicina per una scoperta scientifica straordinaria (Ngf), la prima donna nella Pontificia Accademia delle Scienze in Vaticano, la donna italiana della scienza al servizio dell’umanità.
L’iniziativa, è stata promossa dall’UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) Sezione di Palermo e dall’AIDU Sicilia (Associazione Italiana Docenti Universitari) entrambe presiedute dal prof. Salvatore La Rosa, e da Zonta E-Club of Roma Parioli, membro dello Zonta International, presieduta dall’Ing. Giovanna Fichera. “Anche il Board di Zonta International ha assegnato l’International Honorary Membership a Rita Levi-Montalcini, - dice Giovanna Fichera - destinato a donne che hanno contribuito a cambiare gli atteggiamenti della società nei confronti delle donne o hanno migliorato le condizioni per le donne oltre il livello nazionale. Dal 1970, Zonta International ha riconosciuto quarantatre donne per il loro contributo significativo al progresso della condizione femminile in tutto il mondo e tra queste, l’unica Italiana è proprio la Prof. Rita Levi-Montalcini che non solo con i suoi successi professionali ma anche con i suoi comportamenti personali, incentivano altre donne ad intraprendere il percorso della scienza e della ricerca e soprattutto a valorizzare il proprio ruolo nel difficile percorso di crescita femminile nella nostra società”.
Coordinatrice dell’intero evento l’avv. Antonella Aiello, Consigliera Zonta E-Club Roma Parioli, Socia UCID Sez. Palermo e Socia UCID movimento Donne con sede a Roma: “Rita Levi-Montalcini è stata una donna che ha sicuramente speso bene la sua vita, nella coerenza fra pensiero e opera. - spiega l’avv. Aiello – Per questo motivo è nata l’idea di organizzare questo evento che nasce dalla volontà di rendere omaggio alla Signora della Scienza eletta nel 1995 Cittadina Onoraria di Palermo e Socia Onoraria dello ZONTA Internazionale. Un pensiero all’unica Scienziata italiana insignita di un Premio Nobel per la medicina e la fisiologia, a una donna straordinaria, che ha insegnato a tutti ad anteporre il bene collettivo a quello individuale auspicando l’abbattimento dei “soffitti di cristallo” per le donne e le giovani scienziate. Grazie alle sue scoperte, oggi è stato possibile la realizzazione di vaccini sicuri ed efficaci e, nell’ultimo anno, alla realizzazione dei vaccini anti Covid-19 che hanno salvato l’umanità intera dall’attuale pandemia. Adesso, in suo onore abbiamo pensato di presentare un’istanza per far collocare una lapide nella famosa Sala delle Lapidi, a Palazzo delle Acquile”.
La Montalcini ci ha lasciato, all’età di 103 anni, un’eredità e un testamento di grande importanza: la scoperta della proteina del fattore di crescita nervoso (Ngf) è estremamente importante. Lei per tutta la vita si spese a favore della libertà per la ricerca nelle neuroscienze al servizio dell’umanità intera. I suoi studi sono un meraviglioso monumento, al tempo stesso un viaggio affascinante alla scoperta dei segreti della mente umana. A concludere la cerimonia, il giornalista e scrittore Felice Cavallaro, dopo aver raccontato le sue esperienze personali nell’incontro con la famosa Scienziata, ha intervistato la nipote Piera Levi-Montalcini, che nel suo racconto ha evidenziato tutta la stima, l’amore e l’orgoglio per la zia.
“Una donna di grande intelligenza, dall’umorismo semplice e sempre ottimista. Determinata nel suo lavoro come nella vita. – racconta la nipote Piera Levi-Montalcini – Zia Rita ha fatto sempre tutto ciò che desiderava, non si è mai arresa, non ha mai mollato. Rappresenta un esempio di vita e di lavoro: dovette fare i conti con la sua identità ebraica, perché fu perseguitata dalle leggi razziali che la allontanarono dal lavoro di ricercatrice che stava portando avanti in istituti pubblici. Emigrò per un breve periodo in Belgio, al ritorno in Italia proseguì le ricerche in un laboratorio di fortuna attrezzato in casa; incontrò le difficoltà della guerra e dell’occupazione nazista. Molti anni dopo dovette imprevedibilmente affrontare di nuovo la durezza dell’intolleranza quando in Parlamento sedette come senatrice a vita. La politica ancora non era pronta a guardare alle donne sedute al potere. Con lei ho trascorso giorni indimenticabili, condividendo anche momenti di allegria, come quando ho scoperto a Stoccolma, perché invitate a partecipare ad una cena con gli studenti del Karolinska Institute, che era bravissima a ballare, diversamente da me. Tanti e tanti ricordi bellissimi, ma il ricordo più bello è senza dubbio la cerimonia del Nobel. Un evento come quello non si può certo dimenticare. Noi donne dobbiamo cercare di emulare la sua perseveranza e forza di volontà non arrendendoci mai davanti alle difficoltà e agli ostacoli che il mondo esterno ci crea ogni giorno. Zia Rita era molto contenta del fatto che il numero delle ricercatrici nel suo laboratorio crescesse con il passare degli anni e che, nonostante gli oneri che qui da noi la famiglia riversa sulle donne, esse si dedicassero con slancio alla ricerca. Quando terminò la fase più attiva nella ricerca, anche a causa dei problemi alla vista, passò il testimone ai suoi collaboratori, in prevalenza donne, affiancandoli con un supporto di memoria storica, di esperienza e di continua elaborazione dei risultati da loro ottenuti per dare un indirizzo agli esperimenti e indicare quali potevano essere gli sviluppi futuri. I giovani divennero sempre di più il punto fermo della sua attività e della sua vita ai quali insegnò A NON ARRENDERSI MAI!”.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione Levi-Montalcini, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il Consiglio Nazionale Donne Italiane (CNDI), l’I.C.S. “Rita Levi-Montalcini” di Palermo, il movimento “Donne in Neuroscienze” e con diversi prestigiosi Club Service e Associazioni femminili della città di Palermo e provincia.
Ad arricchire e concludere la cerimonia, la partecipazione straordinaria della Fanfara del XII Reggimento Carabinieri “Sicilia” con l’esecuzione di alcuni pezzi, compreso l’inno nazionale cantato dalla soprano Giusy Arini della corale “Fidelis” dell’Ispettorato Regionale dell’A.N.C. Sicilia.
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