"I dati odierni derivati da uno studio sierologico di un campione della popolazione italiana confermano integralmente quanto già detto: l’immunità di gregge senza vaccino possiamo scordarcela". Lo scrive Roberto Burioni in un post su Facebook.
"Avete sentito sicuramente diversi politici (per fortuna non italiani) auspicare il raggiungimento dell’immunità di gregge attraverso la diffusione dell’infezione naturale da coronavirus. Uno studio recente apparso su Lancet indica che questa strada non è percorribile. Infatti, mentre in Italia le indagini sierologiche vanno a rilento, iniziano a essere pubblicati i dati riguardo alla sieroprevalenza (ovvero il numero di persone che hanno nel loro sangue gli anticorpi contro il coronavirus) in zone dove l’epidemia è stata particolarmente intensa", afferma il virologo.
"Come per tutte le altre infezioni, per l’immunità di gregge ci vuole il vaccino; nel frattempo – senza paura e senza panico – continuiamo a vivere la nostra vita di sempre con qualche precauzione in più. Portare la mascherina nei luoghi affollati non è un sacrificio così drammatico, e sono sicuro che il disagio è solo questione di abitudine", conclude.
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