Chiuso il McDonald's del Motel Agip, dopo la denuncia di Nidil Cgil Palermo. Sabato sera, il punto vendita McDonald's “Palermo Drive” ha riaperto i battenti e in un paio d'ore davanti alla sede della catena di fast-food di viale Regione siciliana si è creato un assembramento di riders, sforniti dei necessari dispositivi di protezione, che Glovo non ha fornito ai suoi ciclofattorini, e senza la possibilità di mantenere adeguate distanze di sicurezza.
“La chiusura del centro di Mc Delivery, da noi chiesta, è stata opportuna a tutela della salute non solo dei lavoratori, i riders, spesso dimenticati, e che in questo momento svolgono un servizio pubblico essenziale al pari dei supermercati e di altri operatori in attività senza tuttavia aver riconosciuti i diritti del lavoro subordinato – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario generale Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso – M anche dei clienti. Il fatto che sabato sera si sia creato l'assembramento non è dipeso da una condotta scorretta dei riders ma dal fatto che che in un paio d'ore, come ammesso dall'azienda, siano arrivati 500 ordini ed è stato impossibile per il punto vendita di McDonald's, l'unico riattivato in città, gestire quell'incredibile afflusso alle condizioni date”.
“Il ristorante, avendo deciso di aprire – aggiungono Campo e Gattuso - avrebbe dovuto mettere un limite e interrompere le ordinazioni. I lavoratori non hanno colpa: hanno ricevuto l'ordine e si sono recati sul posto per prendere il cibo da consegnare. McDonald's, pur essendo una grossa multinazionale, ha chiuso in tutta Italia i suoi punti vendita comprendendo che non avrebbe potuto gestire il servizio in queste condizioni di emergenza. Per questo non capiamo come mai il punto vendita di Palermo abbia deciso autonomamente di riaprire i battenti”.
Cgil e Nidil, categoria dei lavoratori atipici impegnata proprio in questi giorni nella campagna socia in difesa dei rider #DimenticatiDaConte, tornano a chiedere attenzione per i fattorini del food delivery. “Sono lavoratori essenziali e lavorano senza le dovute tutele. I lavoratori di Glovo, che hanno l'esclusiva del delivery per Mc Donald, non hanno le mascherine né gli altri dispositivi. Devono attrezzarsi da soli. Per questo alcuni in città hanno scelto di fermarsi – aggiunge Gattuso - Essendo lavoratori autonomi occasionali, non hanno diritto ad alcun sostegno tra quelli previsti dal Cura Italia, riservati a chi ha una partita Iva o è un co.co.co. Con la nostra campagna, chiediamo al governo di ricordarsi di questi lavoratori più deboli, adesso e anche quando sarà finita l'emergenza, perché un servizio pubblico essenziale non può essere svolto nessun diritto e nessuna tutela. Il lavoro dei riders va completamente ripensato assimilandolo al lavoro dipendente”.
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