“La delibera 425 del 29 dicembre 2023 riguardante “interventi per l’emergenza abitativa” è guidata dal prevalente interesse dell’amministrazione comunale di andare incontro al bisogno e di fornire risposte nel rispetto della legalità e della giustizia sociale. Spiace constatare che ci sia qualcuno che, strumentalizzando la verità, provi a screditare il provvedimento perché non conosce né dati, né fatti o perché, peggio, coltiva pregiudizi ideologici". Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
"Basta, infatti, leggere la determina dirigenziale del 3 gennaio che ha attivato la procedura di regolarizzazione delle occupazioni senza titolo per gli alloggi confiscati. Nel documento è chiaro come la procedura non preveda un’automatica regolarizzazione, ispirata alla legge regionale 8 del 2018: infatti, oltre a una verifica delle documentazioni riguardanti gli occupanti, la loro insussistenza reddituale e patrimoniale e l’iscrizione nelle liste dell’emergenza abitativa precedente all’occupazione, nonché il rispetto dei requisiti di cui alla predetta legge regionale, è previsto l’obbligo di acquisizione da parte del Comune della certificazione antimafia per tutti i componenti maggiorenni del nucleo familiare fino al quarto grado, fornita dalla Prefettura".
"Risulta, quindi, paradossale che vengano mosse critiche a un provvedimento che contribuisce a fare chiarezza ed agevola l’individuazione di eventuali casi di incompatibilità, visto che, negli anni, nessuno ha proceduto ad accertamenti di alcun tipo”.
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Dichiarazione della consigliera Mariangela Di Gangi, inerente al tema dell’emergenza abitativa: «Il dibattito, diventato adesso nazionale, sulla delibera per la sanatoria delle occupazioni abitative in immobili confiscati alla mafia denota una grande e pericolosa approssimazione, su due temi tanto importanti quanto complessi: il contrasto alle mafie e il diritto all’abitare.
Questa approssimazione può nascere o dal non aver letto la delibera o, peggio, dalla malcelata volontà di colpire i più fragili trincerandosi dietro una presunta lotta alla mafia. Infatti, questa delibera non crea affatto le condizioni per agevolare la permanenza nelle abitazioni, men che meno il rientro in possesso da parte di mafiosi o loro parenti e amici.
La delibera contiene infatti, tra i requisiti per avere diritto alla sanatoria, il possesso della certificazione antimafia e gli uffici comunali stanno già concordando con la Prefettura di Palermo verifiche caso per caso, per essere certi di fugare ogni timore in tal senso. Inoltre, tra i requisiti richiesti della sanatoria vi è quello di potere dimostrare di essere occupanti dell’immobile da prima del 31 dicembre 2017, quindi nessuno può adesso sentirsi in qualche modo incentivato.
Prima di dare vita a dibattiti surreali, tirando in ballo temi importanti e diritti fondamentali proprio delle fasce di popolazione più fragili, sarebbe bene informarsi accuratamente e non dare vita a mistificazioni e dibattiti populisti, che non poggiano su alcun presupposto.
Se il centro destra deve litigare, lo faccia senza tirare in ballo temi improntanti per tutto il paese e chi ne parla abbia l’accortezza di essere preparato in merito».
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Dichiarazione dell'assessore all’Emergenza abitativa e alle Politiche sociali per la casa, Antonella Tirrito: “Questa amministrazione ha ritenuto di avviare un percorso per proporre regole sul versante delle occupazioni abusive, in coerenza con la legislazione regionale. Gli uffici hanno, infatti, ritenuto che, a fronte di un’emergenza abitativa, in analogia a quanto avviene negli immobili Erp, potesse essere applicata anche ai beni confiscati la norma regionale sul riconoscimento del titolo ad acquisire l’immobile occupato, ove l’occupazione risulti antecedente al dicembre 2017.Nel caso specifico si tratta di immobili trasferiti al Demanio comunale dall’Agenzia dei Beni confiscati nel corso della precedente consiliatura e la cui occupazione è risalente o addirittura antecedente alla stessa acquisizione demaniale. In ultimo va sottolineato che il piano di azione al contrasto all’emergenza abitativa punta alla creazione di più poli di accoglienza per famiglie disagiate”.
Fonte: Comune di Palermo
Fonte Immagine: Facebook Lagalla
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