Le dimissioni di Mario Draghi sono nate da una "situazione insostenibile creata dal M5s col ritiro della fiducia al governo, il primo a essere sconcertato sono io". Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, sottolineando che è stato lo stesso premier dimissionario a "scegliere la strada che conduce alle elezioni", evitando di "sostituire i ministri e i sottosegretari grillini, espressione di una forza politica che si era chiamata fuori". Dal voto "uscirà una maggioranza chiara e definita di centrodestra, i nostri alleati si aspettano credibilità e stabilità e saremo noi a garantirla", ha aggiunto.
"Sono stato io, al principio del 2021, a chiedere la nascita del governo Draghi come risposta alle emergenze del Paese e Forza Italia è stata, fra i partiti di governo, quello più leale e costruttivo", ha dichiarato Berlusconi in un'intervista a Il Giornale. "Nei giorni scorsi i 5 Stelle, in grave difficoltà, hanno ritirato la fiducia al governo creando una situazione che lo stesso presidente Draghi ha definito insostenibile. E proprio per questo meno di una settimana fa ha rassegnato le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato".
Il presidente di Forza Italia ha poi sottolineato come la crisi politica abbia spinto la coalizione di centrodestra a chiedere "di rifare un patto di governo, sotto la guida di Draghi, su basi nuove, coerenti, solidali. Era l'unica strada per concludere la legislatura, come noi avremmo voluto, con sei mesi di lavoro utile al Paese. Il presidente del Consiglio ha scelto un'altra strada, che conduce alle elezioni. Perché lo abbia fatto, è una domanda che andrebbe rivolta a lui. Noi eravamo prontissimi a continuare a sostenerlo, e anche a pagare per questo un prezzo in termini di consenso".
Berlusconi ha quindi evidenziato "il tentativo della sinistra, con ricostruzioni di comodo, di indicare come responsabili di questa crisi non solo i grillini di Giuseppe Conte, ma anche il centrodestra di governo. Il solito gioco davvero sfacciato e di poco respiro. Noi la crisi abbiamo fatto di tutto per evitarla. Quanto abbiamo detto e scritto in Parlamento in questi giorni confusi sta a dimostrarlo. Il Paese non può permettersi la paralisi, in un momento nel quale bisogna realizzare gli obbiettivi del PNRR. La guerra ai confini dell'Europa e dell'Occidente pone in pericolo la sicurezza di tutti, il rincaro dell'energia e delle materie prime sta avviando una spirale inflazionistica deleteria per il risparmio degli italiani. Per questo eravamo pronti a qualsiasi sacrificio, ma non ci hanno ascoltato. Il Pd ha giocato questa partita in modo esclusivamente tattico, pensando a mettere il cappello su Draghi per superare le proprie difficoltà e le proprie contraddizioni. Tutto questo sulla pelle degli italiani".
"Non mi aspettavo che finisse così", ha ribadito Berlusconi. "Noi non abbiamo negato la fiducia al governo, non abbiamo partecipato a una votazione che non aveva nessuna logica. Dopo tutto quello che era successo, dopo che lo stesso Draghi aveva invocato una ripartenza, che senso avrebbe avuto concludere il dibattito al Senato votando un documento che lasciava irrisolte tutte le questioni aperte? Che, anzi, non diceva assolutamente nulla? La mozione Casini era semplicemente un espediente tattico voluto dal Pd per non dover affrontare scelte importanti per il futuro del Paese".
"Sarà il centrodestra a garantire stabilità" - Il leader di Forza Italia ha poi parlato del ruolo che rivestirà il centrodestra. Le elezioni "non sono una bestemmia, il momento è sbagliato ma in democrazia dare la parola al popolo sovrano è sempre la più alta forma di legittimazione. Dopo 11 anni, finalmente, gli italiani potranno decidere da chi vogliono essere governati". "Sarò ovviamente in campo - ha proseguito - alla guida di Forza Italia. È una nuova grande battaglia di libertà, che affronterò con l'entusiasmo di sempre. A questo punto l'unica cosa da fare è votare il più presto possibile, sapendo che dalle elezioni uscirà una maggioranza chiara e definita, di centrodestra, alla quale la nostra presenza darà un carattere rigorosamente atlantista e europeista, liberale e cristiano. I nostri alleati si aspettano credibilità e stabilità. Saremo noi a garantirla, badando a non disperdere quanto di buono c'è stato nell'esperienza del governo Draghi ed è molto, anche per merito nostro".
Fonte: TGCOM24
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