Si tratta della prima arma terapeutica contro quella che è oramai divenuta una pandemia. È quanto promette di essere un anticorpo monoclonale in grado di attaccare il virus covid-19. Il farmaco è stato messo a punto in Olanda da un gruppo di 10 ricercatori dell'Erasmus University Medical Center di Rotterdam e dell'Utrecht University - si legge su ilgiornale.it - la ricerca è pronta è sarà valutata dalla rivista Nature. L'anticorpo monoclonale potrebbe essere il primo farmaco al mondo specializzato nel rilevare e prevenire l'infezione da coronavirus. Un primo breve annuncio allo studio è stato pubblicato sul sito BioRxiv. L'Erasmus Magazine riporta, tuttavia, che ci vuole ancora tempo prima di vedere questa nuova arma in mano ai medici.
Il magazine scientifico spiega come l'anticorpo "debba ancora essere testato sull'uomo e la ricerca sottoposta a revisione tra pari o che sia pubblicata da Nature". È probabile, quindi, che dovremo aspettare ancora dei mesi prima di vedere il nuovo farmaco in azione. Frank Grosveld, che fa parte del gruppo di ricerca, ha spiegato: "Ora stiamo cercando di coinvolgere un'azienda farmaceutica in grado di produrre l'anticorpo su larga scala. Prima di essere commercializzata, però, l'anticorpo deve attraversare una fase di sviluppo lunga ed essere testata per le sue proprietà farmacologiche". L'azienda farmaceutica contattata da Grosveld e dal suo team sembra essere interessata alla scoperta.
Il gruppo di ricercatori olndesi che ha scoperto quello che potrebbe essere il farmaco definitivo contro il coronavirus è guidato da Chunyan Wang. Esso avrebbe la capacità di aggredire e neutralizzare il virus che sta mietendo migliaia di vittime in tutto il mondo. Si tratta di un anticorpo monoclonale, in grado di riconoscere la proteina che agisce sull'organismo umano infettandolo. L'anticorpo ha la capacità di legarsi alla precitata proteina e, di conseguenza, è in grado di impedire al virus di connettersi alle cellule respiratorie. Questo processo impedisce, quindi, la penetrazione del virus nelle suddette e riprodursi. Lo studio è stato pubblicato sul sito di BioRxiv e, pur essendo un grande passo in ambito scientifico e sanitario, non possiamo parlare di una vittoria definitiva, almeno per il momento. Bisognerà ancora attendere mesi per la sperimentare il farmaco sull'organismo umano. Tuttava il funzionamento dell'anticorpo monoclonale sembra aver dato i primi frutti: legandosi alle proteine Spike del coronavirus, impedisce a quest'ultimo di proliferare nell'organismo umano. Questo farmaco è stato ufficialmente definito dai ricercatori come fondamentale "per il trattamento e la prevenzione del Covid-19".
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