"Servizi segreti, Tav, Mes... su questi punti non torniamo indietro". Matteo Renzi in conferenza stampa al Senato fissa i punti irrinunciabili per Italia Viva sul Recovery. In realtà i punti di disaccordo sono ben 61, ma sono anche accompagnati da controproposte racchiuse in un piano che si chiama 'Ciao', acronimo di cultura, infrastrutture, ambiente, opportunità. Dentro non ci sono grandi sorprese. Le richieste di Renzi sono quelle anticipate nei giorni scorsi, a partire dal Mes. "Ora la palla è a Conte. Se su questi punti troveremo un accordo, bene. Altrimenti le ministre e il sottosegretario Scalfarotto lasceranno. Dovranno fare a meno di noi, auguri".
Una nuova puntata, insomma, nelle fibrillazioni di governo. Oggi c'è stata la consegna dei documenti sul Recovery da parte della maggioranza dopo il giro di 'consultazioni' con il premier Conte. Documento, quello di Iv, che Renzi ha appunto illustrato in conferenza stampa. Ora si aprirà una fase di confronto al Mef con il ministro Roberto Gualtieri sui saldi del Recovery (Renzi ha annunciato che la delegazione Iv andrà mercoledì mattina) e dopo dovrebbe arrivare il momento della sintesi politica con il presidente del Consiglio. E questo passaggio, si dice in ambienti della maggioranza, è verosimile slitti ormai a dopo Capodanno.
Renzi boccia la proposta Conte del Recovery senza mezza termini: "E' un collage raffazzonato senza anima e senza ambizione". Lancia le controproposte del piano 'Ciao' che prevede anche lo Ius Culturae e la difesa del garantismo. "Chiediamo al governo un salto di qualità, perchè questo piano così com'è è deludente", ribadisce il leader di Iv ed "è una questione da risolvere in queste settimane, non si può tirare troppo per le lunghe", aggiunge confermando un orizzonte temporale che non è proprio brevissimo.
Dai 5 Stelle, Renzi oggi ha preso ancora una volta le distanze: "Questo piano è impregnato di cinquestellismo giustizialista nel momento in cui si parla della prescrizione. Noi partiamo dalla cultura: no al manettarismo di seconda mano di alcuni membri di questa coalizione". E poi un altro affondo: "Sull'alta velocità non facciamo sconti a nessuno. L'unico vero attacco al governo lo ha fatto il M5S non votando il parere sull'alta velocità. Non siamo noi a complottare contro il governo, ma è chi dice 'no' all'alta velocità che complotta contro l'Italia".
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