«Tutti i palermitani sanno, sulla propria pelle, che la situazione dei rifiuti in città è sempre più drammatica e che sperare di avere Palermo pulita sembra una chimera, eppure potrebbe esserci qualche piccolo spiraglio di speranza, a patto però, che la Rap, se si vuole salvare, cambi decisamente rotta.
Stamattina, con i colleghi della commissione, abbiamo ascoltato il presidente della Rap Giuseppe Todaro, che non ha nascosto i numeri drammatici dell’attuale situazione dell’azienda: mille dipendenti in meno negli ultimi 10 anni, una spesa “monstre” di 80 milioni di euro all’anno per gli stipendi, di cui 8 per gli straordinari, esternalizzazione di parecchi servizi, a cominciare dalla raccolta differenziata di carta, cartone, vetro e parte degli ingombranti.
Proprio da quest’ultimo punto, però, potrebbe partire la svolta della Rap, considerato che, come sostiene Todaro, l'esternalizzazione di questi servizi genera alle ditte che se ne occupano ricavi per circa 2 milioni e mezzo di euro all’anno. Un primo punto di partenza per un cambio radicale deve essere proprio quello di riappropriarsi di tutti quei servizi che producono ricavi, per proseguire attraverso altre azioni, a cominciare dall’installazione dei segnali satellitari in tutti i mezzi per monitorare il lavoro svolto, lo sblocco delle assunzioni e incrementare gli investimenti sulle attrezzature.
Soltanto così, forse, la Rap può sperare di sopravvivere e i palermitani ambire a vivere in una città finalmente pulita ed accogliente».
Lo dichiara la presidente della Terza Commissione consiliare, Sabrina Figuccia.
Fonte: Comune di Palermo
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