Domani sciopero unitario di 8 ore dei metalmeccanici di tutte le aziende di Palermo e provincia per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro e per protestare contro la mancata riapertura delle trattative, dovuta all’indisponibilità di Federmeccanica e Assistal, che continuano a trincerarsi “dietro la loro piattaforma”.
Dopo lo sciopero del 13 dicembre e il sit-in davanti alla sede di Sicindustria Palermo, in via XX settembre, con centinaia di metalmeccanici scesi in piazza, la mobilitazione continua.
L’11 gennaio, Federmeccanica ha convocato i segretari generali di Fiom, Fim e Uilm ma la riunione si è conclusa con l’ennesimo nulla di fatto. In assenza di una ripresa del confronto, i primi di febbraio i sindacati dei metalmeccanici hanno così deciso di dare continuità in modo più incisivo alla mobilitazione, con la proclamazione di otto da effettuarsi entro la fine del mese in tutt’Italia, con iniziative articolate a livello territoriale e aziendale.
Domani è la volta di Palermo. “Incroceranno le braccia tutte le aziende metalmeccaniche e dell’installazione di impianti, a partire – dichiarano i segretari generali di Fiom Cgil Palermo Sicilia Francesco Foti e di Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile e il segretario provinciale Uilm Uil Palermo Giovanni Gerbino - da Fincantieri, Sirti, Leonardo, Engineering, Sispi, St Microelectronics, Sirams, Sei Energia, Polygon e tante altre. E contestualmente, è in corso il blocco dello straordinario e della flessibilità, che va avanti da mesi e che sarà gestito in modo ancora più rigoroso e diffuso”.
“Torniamo in campo a protestare – aggiungono Foti, Nobile e Gerbino - per superare l’intransigenza delle nostre controparte e mandare un forte segnale alle aziende con l’intensificazione della lotta. E’ il momento di scioperare in modo sempre più massiccio per la riapertura delle trattative, negoziare le richieste della piattaforma presentata da Fim, Fiom e Uilm e conquistare il rinnovo del Ccnl per le metalmeccaniche e i metalmeccanici. Con la trattativa e con la lotta vogliamo aumentare i salari, contrastare la precarietà, ridurre gli orari, estendere i diritti e le tutele per tutte le lavoratrici e per tutti i lavoratori”.
Fonte: Cgil Palermo
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