Ristoranti chiusi a Natale e Santo Stefano. E' la decisione verso cui si starebbe orientando il governo, nella riunione di Conte con i capi delegazione sul prossimo Dpcm.
Nel nuovo dpcm resterà il coprifuoco dalle 22 alle 6 del mattino.
Ristoranti chiusi dalle 18 in zona gialla.
E' la misura che dovrebbe essere confermata dal nuovo dpcm con le misure anti contagio, a quanto emerge dal vertice in corso a Palazzo Chigi. Resta lo stop ai ristoranti anche a pranzo nelle zone arancioni e rosse.
Orari spalmati il più possibile lungo la giornata per i negozi, per evitare assembramenti a causa dello shopping natalizio. E' l'orientamento che emerge dalla riunione dei capi delegazione con Conte in corso. I negozi in zona gialla potranno quindi restare aperti fino alle 21 o anche oltre, purché si rispetti il coprifuoco in vigore dalle 22 alle 6.
Blocco della mobilità tra le Regioni, con l'esclusione della possibilità per i residenti di tornare a casa. E' questa, a quanto si apprende, la regola di base che dovrebbe valere per le zone gialle nel prossimo dpcm, per limitare l'esodo natalizio. L'intesa di massima sarebbe stata raggiunta nella riunione di Conte con i capi delegazione ma una discussione sarebbe ancora aperta e si starebbero valutando deroghe per chi abbia il domicilio in una regione diversa da quella di residenza o per alcuni casi di ricongiungimento familiare.
Il governo dovrebbe varare un unico dpcm, dal 4 dicembre, che dovrebbe valere anche per il periodo di Natale. Per le festività, però, dovrebbero essere individuate regole anti contagio specifiche: lo stop agli spostamenti tra Regioni gialle potrebbe valere non dal 4 dicembre ma a partire da un'altra data ancora da definire. E' quanto emerge da fonti di governo. L'obiettivo è limitare gli effetti di diffusione del contagio che potrebbe avere un eventuale esodo natalizio. Una discussione nell'esecutivo su date ed eventuali deroghe è ancora aperta.
Fonte: Ansa
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