Nei loro computer avevano materiale pedopornografico: dalle foto ai video, migliaia di clip che tenevano custodite anche in archivi esterni. Apparentemente persone normali, palermitani, cinquantenni, con famiglia: la polizia postale di Palermo dopo mesi di indagine ha arrestato due persone al termine della perquisizione delle loro abitazioni.
Tutto il materiale è stato sequestrato ed ora verrà analizzato dalla scientifica per tentare di tracciare il percorso dei file. Fra il materiale trovato dagli agenti della polizia postale nei computer degli arrestati c’erano anche filmati con bambini in tenera età. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e dai sostituti Maria Bambino e Maria Rosaria Perricone si è sviluppata anche grazie al coordinamento con altre agenzie internazionali.
Il Compartimento polizia postale di Palermo già da tempo svolge un ruolo attivo nel contrasto alla pedopornografia, diffusa anche nelle cosiddette reti anonimizzate. Al riguardo i materiali da ultimo rinvenuti saranno confrontati con quelli oggetto di sequestro in altre indagini, che hanno coinvolto anche gruppi di messaggistica veloce o piattaforme quali "La Bibbia 5.0".
I due indagati, per ora rinchiusi al carcere Pagliarelli di Palermo, erano già stati in precedenza oggetto di indagine da parte della Squadra Mobile di Palermo e del Commissariato di di Scampia di Napoli per reati della stessa natura commessi ai danni di minori.
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