“Nel bilancio dei primi due anni e mezzo che il sindaco Lagalla si appresta a fare venerdì, bisogna tenere conto del fatto che quasi tutti gli indici della classifica del Sole 24 ore sono negativi. Sia quelli generali, dal momento che Palermo passa da 88° a 100°, sia gli indici relativi a ricchezza, consumi, affari, lavoro sicurezza. Di rilievo anche il fatto che Palermo, in Sicilia, è dietro quasi tutte le città capoluogo di provincia. Forse il sindaco dovrebbe tenere conto dei dati di un giornale come il Sole 24 Ore, che non è il giornale della Cgil”. Ad affermarlo è il segretario della Cgil Palermo Mario Ridulfo, che confronta i nuovi dati della classifica con quelli del 2022, all’inizio del mandato della giunta Lagalla.
“Rispetto a due anni fa, Palermo era 88esima e ora è al centesimo posto su 107 – osserva Ridulfo – Per ricchezza e consumi il punteggio era 98 e ora è 101, affari e lavoro era 39 e ora è 64, giustizia e sicurezza era 87 e ora è 100, ambiente e servizi da 97 passa 106. L’unica nota positiva sembra essere cultura e tempo libero: era 88esima e ora è 69esima. Per il resto, tutti gli altri indicatori sono in discesa. E ancora: Palermo viene dopo Catania (83), Trapani (85), Messina, Ragusa Agrigento ed Enna”.
“Il dato empirico di questi due anni e mezzo, dal momento che il dialogo con questa amministrazione comunale possiamo dire sia appena iniziato, porta la Cgil Palermo a esprimere un giudizio in linea con questa classifica – aggiunge Ridulfo - Le richieste del sindacato, cui hanno fatto seguito autoconvocazioni in piazza e iniziative di protesta, fino ai primi tavoli convocati al Comune, su Pnrr, bilancio e partecipate, non hanno finora prodotto i risultati che ci aspettavamo. Gli elementi di criticità, sofferenza e insoddisfazione restano tanti, vanno dal blocco della contrattazione di secondo livello nelle società partecipate sino alla vertenza dei dipendenti comunali seguite dalla funzione pubblica Cgil, che chiede il passaggio al full time, le progressioni e la riqualificazione del personale. Tanti gli allarmi che sono stati lanciati, compresi quelli per la sicurezza in città. Mancano risultati concreti. Se alla classifica vogliamo aggiungere il punto di vista del sindacato, la valutazione è negativa. Nel bilancio di fine anno, oltre a fare il bilancio dei due anni e mezzo passati, il sindaco Lagalla dovrebbe proiettarsi sui due anni mezzo che restano”.
Fonte: Cgil Palermo
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