Rt a 1,08 e 10 regioni ancora a rischio alto. E' quanto si legge nella bozza del report Iss-ministero della Salute relativo al monitoraggio dell'epidemia di coronavirus in Italia.
Secondo il documento relativo alla settimana dal 16 al 22 novembre, con aggiornamenti al 25 novembre, "nel periodo 4-17 novembre l'Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,08 (95% CI: 0,91-1,25)". Inoltre si riscontrano "valori medi di Rt tra 1 e 1,25 nella maggior parte delle Regioni e Province italiane", mentre in 4 Regioni l'Rt puntuale è inferiore a 1 anche nel suo intervallo di confidenza maggiore, "indicando una diminuzione significativa nella trasmissibilità".
"Questa settimana si osserva per la prima volta in varie settimane una diminuzione nell'incidenza a livello nazionale" delle infezioni da coronavirus Sars-CoV-2 "negli ultimi 14 giorni (706,27 per 100mila abitanti nel periodo 9-22 novembre vs 732,6 per 100mila abitanti nel periodo 2-15 novembre), sebbene questa rimanga a livelli molto alti. In diverse Regioni, tuttavia, si continua a segnalare un'incidenza in aumento", si legge nella bozza.
"Questo andamento - precisano gli esperti - non deve portare a un rilassamento prematuro delle misure o a un abbassamento dell'attenzione nei comportamenti". Pertanto "si conferma la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. E' fondamentale - si raccomanda - che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie, e di rimanere a casa il più possibile".
Si ricorda che "è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine". Si ribadisce infine "la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi".
Nella settimana di monitoraggio "quasi tutte le Regioni o Province autonome sono ancora classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio, o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane. In particolare, 10 Regioni o Province autonome sono classificate a rischio alto di una trasmissione di Sars-CoV-2".
In una tabella del report si legge che le 10 Regioni a rischio alto o equiparato ad alto sono: Abruzzo, Calabria (non valutabile), Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Pa Bolzano, Puglia, Sardegna e Toscana. La Calabria "è considerata a rischio alto a titolo precauzionale - si precisa - in quanto non valutabile in modo attendibile per completezza del dato di sorveglianza insufficiente al momento della valutazione anche per la stima dell'Rt".
Fra le 10 Regioni, "9 sono state classificate a rischio alto o equiparate a rischio alto per 3 o più settimane consecutive", e "questo prevede specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale in base al documento 'Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale' trasmesso con Circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre".
"Delle 10 aree a rischio alto o ad esso equiparate - prosegue il report - 5 presentano una trasmissibilità calcolata al 4 novembre compatibile con uno scenario di trasmissione 2 e le 5 restanti hanno uno scenario di tipo 1, tranne in un caso" appunto "in cui tale classificazione non è considerata affidabile per incompletezza dei dati. Le rimanenti sono classificate a rischio moderato di cui 7 con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese, e presentano una trasmissibilità calcolata al 4 novembre compatibile con uno scenario di trasmissione 2 in 2 di queste e con uno scenario di tipo 1 per la rimanente".
Data "la trasmissibilità e la probabilità elevata di un imminente passaggio alla classificazione di rischio alto - si legge nel documento - si raccomanda alle autorità sanitarie delle 7 Regioni o Province autonome con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese di valutare la opportunità di adottare, anche a livello sub-regionale, ulteriori misure di mitigazione".
Fonte: Adnkronos
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