Respinto il ricorso contro la Ztl instituita dal Comune di Palermo presentato da 200 palermitani. Adesso si presenta un conto salato da pagare a Comune, Amat e Legambiente.
I ricorrenti dovranno versare esattamente 12 mila euro così distribuiti: 4 mila euro al Comune, 4 mila euro all’Amat e 4 mila euro a Legambiente. Il ricorso era stato presentato da circa 200 cittadini e promosso dalle associazioni Bispensiero e Vivocivile per chiedere l’annullamento dei provvedimenti sulla Ztl.
I ricorrenti ritengono che gli atti predisposti dalla giunta sono illegittimi perché nel bilancio di previsione 2015 non sono state previste entrate per circa 30 milioni, che invece l’amministrazione conta di incassare dai pass delle Ztl. Inoltre il Piano generale urbano del traffico non è stato aggiornato. Al momento, dopo l'emergenza Covid, la Ztl sia diurna che notturna è stata sospesa dall’amministrazione.
"Quella del TAR è una bocciatura senza appello che conferma anche in sede giudiziaria il programma e la visione a base del programma di governo della città approvato dai cittadini palermitani. Una bocciatura che smonta pezzo per pezzo anni di montature e fandonie pseudo giuridiche, insulti e attacchi politici di chi ha combattuto con ogni mezzo contro la mobilità sostenibile", ha dichiarato il sindaco, Leoluca Orlando.
"Ancora una volta - continua il Sindaco - le scelte strategiche dell'amministrazione comunale che ho l'onore di rappresentare trovano conferma anche giudiziaria dalla Corte Costituzionale e dai Giudici Amministrativi. Una sentenza che non può che aprire le porte alla ripresa di un dibattito perché la ZTL, insieme alle pedonalizzazione e al potenziamento del trasporto pubblico a partire dal Tram, sia asse portante della vivibilità a Palermo nei prossimi anni come condiviso dalla maggioranza del Consiglio comunale e, ci auguriamo, anche daI cittadini tutti che hanno a cuore lo sviluppo della nostra città".
Giusto Catania, assessore all'Ambiente e alla Mobilità: "Ancora una volta un tribunale ha dato ragione al Comune di Palermo: la Zona a Traffico Limitata è legittima, oltre che necessaria per tutelare la salute e migliorare la mobilità urbana. Il giudizio di merito è perentorio e credo che nessuno più possa continuare a mettere in discussione, dal punto di vista giudiziario, le scelte di una città che, grazie all’investimento sulla mobilità sostenibile, è proiettata a diventare sempre di più ecologica. La decisione del TAR è uno stimolo per continuare, ancora con più vigore ed impegno, il lavoro per migliorare la città e per programmare ulteriori misure di limitazioni della circolazione veicolare privata e l'investimento sul trasporto pubblico di massa. Le scelte sulla mobilità, in questi anni, hanno trasformato Palermo e per questa ragione, in questi ultimi due anni di esperienza amministrativa, dobbiamo accelerare sui progetti in corso”.
Il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando: "Il via libera del TAR alla ZTL è la conferma dell'ottimo lavoro svolto da chi ha redatto il PGTU e del Consiglio Comunale che lo ha approvato nel 2013. Troppi i ritardi accumulati in questi anni in tema di attuazione: vanno attivati tutti i varchi (ad oggi ne sono attivi 5 su 25) , va completato il percorso di pedonalizzazione ad oggi fermo sotto il 50% di quanto previsto e l'attivazione della ZTL 2 che, se attivata entro il 2020, valorizzerà l'entrata in funzione dell’anello ferroviario nel 2021, visto che i lavori si concluderanno entro dicembre di quest'anno." .
I consiglieri comunali di Sinistra Comune Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno: "La sentenza del TAR conferma la legittimità della Ztl dopo anni di polemiche e di attacchi, dietro i quali si celava una visione vecchia e inaccettabile della città. La pandemia ha messo tutti di fronte alla necessità di invertire la rotta. Modificare gli stili di vita e le abitudini, a partire dalla mobilità, è diventato necessario. Adesso bisogna andare avanti: estendere la zona a traffico limitato e restituire ai cittadini e alle cittadine altri spazi attraverso le pedonalizzazioni. Non dimentichiamo, però, che questa trasformazione si attiva soltanto migliorando i servizi. Bisogna incrementare il servizio di trasporto pubblico urbano, prevedere parcheggi e puntare alla rapida realizzazione delle nuove linee tranviarie. Rafforzando il trasporto pubblico di massa e favorendo la mobilità dolce potremo finalmente ridurre l'uso dei mezzi privati".
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