Il Governo è al lavoro per garantire che il nuovo anno scolastico segni il ritorno definitivo in classe di tutti gli studenti. Questo, infatti, l’obiettivo principale. Un traguardo che, però, tra il diffondersi della variante Delta e una campagna di vaccinazione che procede tra alti e bassi, nasconde non poche insidie. Così il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, per mettere a punto un piano il più possibile efficace ha coinvolto direttamente il Comitato tecnico scientifico, il quale sta preparando un parere, con alcuni consigli strategici. Il sito Skuola.net ha riassunto le ultime novità.
Come riportano alcune indiscrezioni pubblicate dal Corriere della Sera, anche gli scienziati avrebbero messo tra le priorità il ritorno alla scuola in presenza, limitando le eventuali chiusure solo ai casi di effettiva emergenza. Un tentativo di ripartenza che, però, dovrà essere fatto il più possibile in sicurezza. La via maestra individuata, a quanto pare, è quella della vaccinazione completa sia del personale scolastico che degli studenti. Anche se, sull'obbligo vaccinale il CTS non si esprime - lo stesso Ministero dell’Istruzione pare intenzionato a non scommetterci più di tanto - ma insiste comunque che la somministrazione del vaccino a tutti i protagonisti della scuola sia un passaggio chiave per il ritorno alla normalità. Per questo, secondo gli esperti, nelle prossime settimane sarà necessario fare tutto il possibile per raggiungere un'elevata copertura vaccinale, soprattutto nelle Regioni dove si registrano livelli inferiori alla media.
Ipotesi Green Pass per i docenti
Un modo per spingere su questo tasto, da un lato incentivando la vaccinazione (specie degli insegnanti) e dall’altro assicurando che gli ambienti scolastici siano al riparo dalla circolazione del virus, per gli esperti potrebbe essere l'introduzione del Green Pass per docenti e personale Ata. Una proposta in tal senso sembra sia stata formalizzata al Ministero, che comunque avrà l’ultima parola. E gli altri adulti non vaccinati? Loro, in base alle indicazioni del CTS, potrebbero dover presentare un tampone per entrare a scuola.
In aula anche senza distanziamento, c'è la mascherina
Qualche aggiornamento del protocollo è stato suggerito anche per quanto riguarda l’obbligo di mascherina e il distanziamento tra gli alunni, misure introdotte lo scorso anno dal CTS. Pur ribadendo che la distanza minima tra gli studenti andrà rispettata, laddove ciò non potrà essere fatto, perché gli spazi fisici non lo consentono, secondo gli esperti basterà accertarsi che tutti i presenti in classe indossino la mascherina. Nella bozza di parere, infatti, gli scienziati autorizzano i presidi a essere più elastici nella disposizione dei banchi: distanza e mascherina, se si è seduti al banco, potrebbero essere alternativi. Un espediente per aggirare il problema del sovraffollamento delle aule, vero nervo scoperto per molti istituti. Anche se la mascherina rimane la barriera principale anche per i non vaccinati. Mentre, molto probabilmente, verranno mantenute invariate le procedure da seguire in caso di contagi a scuola, ovvero il rientro a casa della persona con sintomi e l’avvio della procedura di contact tracing con la Asl.
Fonte: TGCOM24
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