"Ancora una volta il Governo genera confusione e mette in pericolo la popolazione con i suoi provvedimenti contraddittori. Non posso credere che il Ministro degli Interni non si sia reso conto del pericolo al quale ha esposto tutti i cittadini con l’ultima circolare del 31 marzo 2020, con la quale ha affermato che il divieto di spostamento non comprende la possibilità, per un solo genitore per volta, di camminare con i propri figli minori, purché tale passeggiata si svolga in prossimità dell’abitazione. Sembra di assistere alla fiera dell’insipienza, in cui prima si raccomanda alle persone di non uscire di casa, si comminano sanzioni anche esose per la violazione delle disposizioni, e poi come se nulla fosse, si dice ai cittadini che possono portare i bambini a passeggio, purché la passeggiata avvenga in compagnia di un solo genitore per volta e in prossimità dell’abitazione. Come se queste fossero garanzie o misure sufficienti a prevenire il contagio”. A riferirlo è il Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca.
“Non è ancora il momento di abbassare la guardia - sottolinea il Primo cittadino - e questa circolare dimostra ancora una volta la totale indifferenza da parte del Viminale verso il Sud Italia. Difatti, se è pur vero che oggi il Presidente della Regione Lombardia può affermare che finalmente, dopo oltre 1 mese di isolamento, la curva del contagio sembra invertire il suo trend, ma raccomanda pur sempre di non uscire di casa, è altrettanto evidente che invece al Sud ancora non si è registrato il picco del contagio e che l’unico modo per evitare di subire le stesse drammatiche esperienze che si sono registrate nel Nord Italia è di fare prezioso tesoro di ciò che è successo e stare a casa, risolutamente stare a casa e uscire solo per le motivazioni strettamente necessarie, senza indulgere in passeggiate o attività ludiche o motorie che, al momento, rappresentano solo un inutile quanto pericolosissimo rischio”.
“Come Sindaco di Messina ho già disposto in data 13 marzo la chiusura delle ville, parchi e giardini pubblici - conclude De Luca - il 18 marzo ho emesso un’altra ordinanza per vietare il passeggio in pubblico e l’attività sportiva, proprio per contrastare queste condotte imprudenti che espongono al rischio del contagio chi le pratica e tutti coloro che vengono in contatto con questi “sportivi” irriducibili. Non ho nessuna intenzione di consentire passeggiate o attività motorie di qualsiasi tipo, se non le sole passeggiate terapeutiche che ho già autorizzato con la mia Ordinanza n. 65 del 13 marzo, per garantire ai familiari di soggetti diversamente abili di accompagnare i loro cari in queste uscite che rappresentano per il momento l’unica alternativa alle terapie riabilitative che sono state purtroppo sospese per contrastare la diffusione del contagio da COVID-19. Al di fuori di tale ipotesi, restate a casa. Uscite solo se strettamente necessario, evitate assembramenti, evitate luoghi affollati e non abbassate la soglia della vostra attenzione, solo così potremo vincere questa guerra al Coronavirus”.
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