Dopo lo sfregio, l'immediato ripristino dei luoghi. La Scala dei Turchi, uno dei gioielli naturalistici più conosciuti della Sicilia, è stato ripulito dalle sostanze con le quali era stata imbrattata la falesia bianca.
Un atto di vandalismo cancellato a tempo di record grazie all'intervento degli uomini della Protezione Civile (presenti numerosi volontari) delle sedi di Agrigento, che hanno lavorato in collaborazione con il Comune di Realmonte e la Soprintendenza per i Beni Culturali di Agrugento. Il materiale rosso disperso sulla bianca scogliera era ossido di ferro in polvere: per rimuoverlo è stato necessario aspirarlo dalla superficie su cui era stato depositato. Soddisfazione è stata espressa dal responsabile regionale della Protezione Civile Salvo Cocina. Anche Angela Roberto, presidente della sede di Agrigento di Archeoclub D'Italia, ringrazia sia i numerosi volontari che hanno partecipato alle operazioni di pulitura sia i tecnici della Soprintendenza.
"Auspico che chi stamattina ha imbrattato la Scala dei Turchi, uno dei luoghi naturalistici e paesaggistici più belli della Sicilia, sia presto assicurato alla giustizia e paghi per questo odioso atto di vandalismo: una ferita al paesaggio, alla bellezza e alla Sicilia".
Lo ha scritto sui suoi canali social l'assessore regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Alberto Samonà (Lega).
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