Quando si affronta un colloquio di lavoro è il candidato a subire le valutazioni da parte del recruiter, che possono o meno portare a un'assunzione. Tuttavia, soprattutto di recente, sta crescendo l'interesse per la cosiddetta candidate experience, ovvero il modo in cui un'azienda fa sentire il candidato durante il processo selettivo. Chi intraprende un iter di selezione può fin da subito prestare attenzione ad alcuni fattori, così da farsi un’idea sul tipo di ambiente che potrebbe incontrare.
Best practice per i recruiter
Un recruiter deve comportarsi con un candidato in modo educato e rispettoso, concentrandosi sul farlo sentire a proprio agio e sicuro di sé: cortesia e gentilezza devono essere le due parole d'ordine per un selezionatore competente. Il compito del recruiter è quello di trovare persone talentuose e preparate, senza tralasciare l’impatto emotivo che una selezione può recare, soprattutto a un profilo junior.
Per questo deve sempre rispondere alle domande dei candidati, anche se ciò significa dire loro che non sono stati selezionati per la posizione. Sparire senza comunicazioni è una pratica poco professionale, che rischia di riflettersi negativamente sull'azienda. Per assicurarsi che tutti siano aggiornati sull'andamento della loro candidatura, è bene che i recruiter tengano un registro accurato di tutta la corrispondenza intercorsa tra loro e i candidati.
Devono inoltre assicurarsi che tutti i documenti relativi al processo di candidatura siano archiviati in modo sicuro, in modo da poter essere consultati in qualsiasi momento da chiunque ne abbia bisogno. Durante il colloquio non si possono legalmente porre al candidato domande non correlate alla posizione lavorativa, come ad esempio se è sposato, se ha figli, con chi vive, che lavoro fanno i suoi genitori e molte altre. Il motivo è che le leggi sull'occupazione proteggono i dipendenti vietando la discriminazione basata su sesso, colore della pelle, origine nazionale, religione, stato di disabilità ed età.
Come deve comportarsi il candidato
Anche il candidato dal canto suo deve rispettare delle fondamentali regole di educazione e cortesia. A partire dalle prime mail di contatto, corredate sempre di saluti iniziali e finali. Nella stesura del testo è bene che il candidato colga da subito lo stile comunicativo dell'azienda, che sarà più o meno formale.
Spesso è richiesta anche una lettera di presentazione quando si inoltra una candidatura: in questo caso è fondamentale sia scrivere il testo della mail, in cui ci si presenta e ci si propone per la posizione, sia inserire un allegato ben pensato. Sulla realizzazione di quest'ultimo molti candidati riscontrano difficoltà, ma su siti dedicati si trovano diversi modelli per una lettera di presentazione efficace e ben strutturata. Al colloquio, poi, bisogna mostrarsi comunicativi e cordiali, rispondendo chiaramente alle domande che vengono poste.
È importante anche controllare la postura e la gestualità, che possono rivelare molto sullo stato della persona, dal suo grado di motivazione alla tranquillità con cui affronta la prova.
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