Accorpare i primi due scaglioni Irpef ed estendere l'aliquota più bassa, quella al 23%, ai redditi fino a 28mila euro.
È l'obiettivo del governo per evitare che l'attuale sistema a quattro aliquote si "mangi" i benefici del taglio del cuneo fiscale, che la manovra dovrebbe prorogare per tutto il 2024. L'annuncio è arrivato dal sottosegretario all'Economia, Maurizio Leo. Ma se la riduzione dei contributi previdenziali ha già un posto sicuro in manovra, l'altro intervento è in stand by in attesa di capire il quadro delle risorse, che sarà più chiaro a fine mese con la nota di aggiornamento al Def. Mentre sembra sfumare la possibilità che parta già da quest'anno la detassazione delle tredicesime.
"Se riduciamo il cuneo fiscale e quindi mettiamo più soldi nelle tasche dei contribuenti, ma poi lasciamo il meccanismo a 4 aliquote - ha spiegato Leo - parte di quello che diamo viene poi mangiato dalle tasse".
Secondo il viceministro, invece, unendo i primi due scaglioni con un aliquota al 23% "otteniamo il duplice risultato di dare più soldi in tasca agli italiani ma evitando che ci sia una riduzione del flusso finanziario per effetto del meccanismo a 4 aliquote".
L'obiettivo è dunque fissato ma, ha chiarito Leo, "bisogna vedere se si troveranno le risorse" per realizzarlo.
Foto di Willfried Wende su Unsplash
Fonte: TGCOM24
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