La guerra in Ucraina ha cambiato le prospettive della nostra economia. Per questo bisogna fissare nuovi obiettivi. Ma in questo momento bisogna restituire fiducia ai cittadini, e per farlo serve unità. Lo hanno sottolineato il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e il ministro dell’Economia, Daniele Franco, durante la presentazione del Def.
Il Documento di economia e finanza è stato approvato all'unanimità del Consiglio dei Ministri, un primo segnale di quella unità richiesta da Draghi.
“Il governo e la maggioranza devono dare segnali in termini di fiducia – ha detto Draghi -. Bisogna dimostrare che il governo e il parlamento siano in grado di dare risposte a famiglie e imprese, ma anche proseguire il lavoro sul Pnrr, quindi le riforme strutturali”.
“L’andamento della fiducia dipende dal momento che stiamo vivendo, ma dipende anche dalla capacità di indicare un indirizzo di politica economica.
I cittadini vogliono vedere l’unità di intenti del governo. Tra l’espressione delle identità dei partiti e l’unità del governo, sono certo che i cittadini scelgono l’unità”.
Il presidente del Consiglio dei ministri ha poi sottolineato che gli “sforzi devono essere in una cornice europea. Come in pandemia siamo di fronte a uno shock comune: dobbiamo ripetere quella esperienza straordinaria di unità nazionale”.
Molto duro Draghi sulle nuove sanzioni contro la Russia per fermare la guerra: “La domanda che ci dobbiamo porre è se vogliamo scambiare il prezzo del gas con la pace. Se ci interessa avere il riscaldamento acceso, o se avere la pace. Questa è la decisione che dobbiamo prendere. E non possiamo scambiare il gas con la pace”.
Sul fronte economico, il quadro è cambiato soprattutto a causa dell’“aumento dei prezzi dell’energia. Ma anche di quelli alimentari. Inoltre è crollata la fiducia, sia dei consumatori che degli investitori, che a inizio anno invece era molto alta”. “Questo – precisa - non è avvenuto solo da noi. Ma sicuramente da noi in maniera molto forte. E faremo di tutto per aiutare le famiglie”.
Il ministro Franco ha fornito alcuni dati sul Def. Partendo dalle prospettive di crescita. “Il 2021 si è chiuso meglio delle attese. Per quest’anno le previsioni erano per una crescita del 4,1%. Ma su questo scenario è intervenuta la guerra che ha determinato vari fattori di rallentamento dell’attività economica. Per questo le previsioni di crescita vengono aggiornate 2,9% quest’anno, e al 2,3% nel 2023”. Franco ha spiegato che pesano sicuramente i prezzi dell’energia. A cui si aggiunge un rallentamento nel commercio internazionale. “La Russia rappresenta l’1,5% delle nostre esportazioni, non elevatissima, ma questo venire meno ci rallenta”.
“E poi pesa una caduta della fiducia, in particolare delle famiglie. Oltre all’impatto della guerra, e all’andamento del costo dell’energia, altro fatto da tenere in considerazione è l’andamento dell’inflazione”.
Fonte: Rai News
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