"Siamo vicini agli agricoltori". Amadeus conclude con queste parole la lettura sul palco dell'Ariston, a mezzanotte e un quarto, dell'estratto del Discorso per Sanremo presentato dagli agricoltori in protesta. Una versione più breve del documento integrale, consegnato nel pomeriggio di venerdì all'organizzazione del festival e troppo lungo per le esigenze della diretta televisiva, condivisa con lo stesso Coordinamento nazionale Riscatto Agricolo.
Il comunicato ha messo in luce le richieste degli agricoltori per una giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare. "Non siamo qui per chiedere aiuti o sussidi, ma solo per assicurarci che venga corrisposta la giusta remunerazione per il nostro duro lavoro," hanno ribadito gli agricoltori. Grazie a ciò “ogni cittadino può mangiare ogni giorno”.
Gli agricoltori, si legge nel comunicato protestano "per difendere la dignità e per chiedere con forza che venga corrisposto il giusto valore alle nostre produzioni. Senza agricoltura non c'è vita, non c'è sovranità alimentare, non c'è libertà; chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che con rispetto, amore e dignità ci hanno portato a coltivare il valore della terra e di ciò che rappresenta, con il solo e unico obiettivo di lasciare un mondo migliore ai nostri figli".
Tuttavia, nonostante la disponibilità espressa da Amadeus, gli agricoltori non sono stati autorizzati a salire direttamente sul palco. Una decisione presa in accordo con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, secondo quanto spiegato dall'amministratore delegato di Viale Mazzini Roberto Sergio nel pomeriggio di venerdì. Tale scelta, tuttavia, ha suscitato diverse reazioni, con l'ufficio stampa Rai che precisa che la decisione è stata presa esclusivamente dall'azienda, al fine di evitare tensioni e interventi incontrollati.
La protesta degli agricoltori, sebbene non sia stata portata direttamente sul palco dell'Ariston, ha comunque trovato spazio sotto il diluvio insistente su Sanremo. Trattori provenienti da diverse regioni sono rimasti in presidio a Bussana, mentre la comunità si è organizzata per sostenere la loro permanenza in città fino alla fine del festival. Sotto le tende allestite c'è anche Ercolina II, la mucca simbolo della protesta, che giovedì per qualche minuto ha passeggiato sul green carpet a poca distanza dall'Ariston, insieme con la vitellina Giulia.
La voce della terra si alza forte e chiara, portando in primo piano le sfide e le preoccupazioni di una categoria che lotta per il proprio futuro e per la dignità del proprio lavoro. E mentre alcuni trattori hanno fatto marcia indietro verso le loro aziende, altri ne sono arrivati, specialmente dalla Lombardia, pronti a fermarsi in città fino a domenica.
Fonte: Televideo
Fonte Immagine: sanremonews.it
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