"Dalle foto scattate ieri in via Belgio, all'altezza dell'incrocio con viale Strasburgo, mostrano in modo inequivocabile una serie di violazioni all'art.23 del Codice della Strada.
Più precisamente:
1) questa selva di cartelloni è ubicata in modo da occultare visivamente la segnaletica stradale, confondendosi con essa e rendendone difficile la comprensione;
2) i numerosissimi cartelloni sono collocati proprio all'incrocio, in corrispondenza degli impianti semaforici, senza rispettare la distanza minima prevista dall’art. 51 del Regolamento di attuazione ed esecuzione del Codice della Strada, che è stato emanato con il Decreto del Presidente della Repubblica (in sigla D.P.R.) n. 495 del 16 dicembre 1992. Infatti entro i centri abitati ed entro i tratti di strade extraurbane per i quali è imposto un limite di velocità non superiore a 50 km/h il posizionamento è autorizzato nel rispetto della distanza minima di 50 metri prima degli impianti semaforici e delle intersezioni lungo le strade urbane di scorrimento e le strade urbane di quartiere lettera a) del 4° comma, di 30 metri prima degli impianti semaforici e delle intersezioni lungo le strade locali lettera b) del 4° comma, e di 25 metri dopo gli impianti semaforici e le intersezioni lettera c) del 4° comma.
Al riguardo, visto che il CdS prevede la possibilità di deroga a queste distanze, chiediamo di conoscere nel dettaglio quali deroghe siano espressamente previste nel regolamento comunale in atto vigente a Palermo. Precisiamo che, in ogni caso, la legge dello Stato prevede che le eventuali deroghe rispettino il principio della tutela della sicurezza dei cittadini.
Sottolineiamo, infine, che il numero incredibile di cartelloni di ogni dimensione, collocati a diverse altezze, uno accanto all'altro senza soluzione di continuità, non riesce a trasmettere agli utenti alcun messaggio pubblicitario, vanificando il motivo per il quale tali cartelloni vengono affissi. Si tratta, pertanto, di mera operazione di imbrattamento della città senza alcuno scopo pratico se non quello di creare distrazione e confusione, con la possibilità di causare incidenti."
Così nella nota il Presidente dell'Associazione Comitati Civici Palermo, Giovanni Moncada.
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