Vivere a lungo facendo attenzione a cosa - e come - si mangia. Nessuna dieta drastica, comunque: basta seguire le indicazioni della 'nutrigenomica', scienza multidisciplinare che riesce a combinare genetica e nutrizione.
Lo racconta in un'intervista al 'Corriere del Veneto' il pioniere di questa disciplina Filippo Ongaro, esperto di medicina funzionale e anti-età, in passato anche 'medico degli astronauti' all’Esa, l'Agenzia spaziale europea, e alla Nasa. E' stato proprio studiando il ritmo psico-fisico di chi va in orbita, dove 6 mesi corrispondono a un invecchiamento di 10 anni sulla Terra, che Ongaro ha messo a punto gli studi anti-età attraverso l’alimentazione.
Una serie di osservazioni che il medico ha poi messo nero su bianco nel suo nuovo libro 'Mangia che ti passa. Uno sguardo rivoluzionario sul cibo per vivere più sani e più a lungo' (Piemme). Il libro, uscito il 19 aprile, contiene molte regole per cambiare modo di mangiare. ''Mettereste della sabbia nel serbatoio della vostra automobile? Certamente no - si legge nell’introduzione - eppure molti fanno inconsapevolmente qualcosa di simile con una macchina molto più preziosa, l’organismo''.
Con il libro, spiega Ongaro al 'Corriere', ''si può gestire la propria salute direttamente dalla cucina di casa''. La nutrigenomica infatti può ''regolarizzare il metabolismo'' e ''ripristinare il controllo dell’appetito - precisa - fare una dieta 'pesata' in cui ogni grammo di cibo viene calcolato in termini di calorie è quanto di più sbagliato. Perché così esercitiamo un controllo artificiale sui meccanismi dell’appetito che, una volta conclusa la dieta, funzionano peggio di prima''.
E sul riferimento alla genetica: ''Le sostanze contenute nei cibi interagiscono con i nostri geni, fino a modulare le risposte cellulari''. Con la 'nutrigenomica' si possono ampliare le conoscenze per ''utilizzare il nutrimento per riparare il nostro terreno biologico'', anche contro le malattie. Basta fare attenzione al 'Programma delle 4R', ovvero: ''Rimuovere patogeni e tossine, Rimpiazzare enzimi, Reinoculare probiotici e prebiotici e Riparare le cellule danneggiate attraverso glutamina, zinco, acidi grassi, omega tre''.
Fonte: adnkronos
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