Giuseppe Provenza appassionato di storia, ha voluto compiere una ricerca per colmare le sue “personali lacune” (come dallo stesso dichiarato nella sua introduzione) su quell’episodio importante che è stata la rivoluzione contro il Borbone di Napoli, scoppiata a Palermo il 12 gennaio 1848 ed estesasi nei giorni successivi a tutta la Sicilia, che portò l’Isola all’indipendenza per sedici mesi, fino al 15 maggio 1849 quando le truppe napoletane ne completarono la riconquista dopo un mese e mezzo di guerra. Le lacune sull’episodio, che l’Autore confessa, potremmo confessarle tutti e non per carenza di ognuno di noi, ma perchè la storiografia italiana ha sempre trascurato quei fatti limitandosi a citarli in un paio di righe, non potendo ignorare che quello fu il primo atto del risorgimento italiano e che quei sedici mesi furono il primo esempio di democrazia in Italia (preceduta nel mondo soltanto da Inghilterra, Francia e Stati Uniti).
Il libro di Giuseppe Provenza (1848-1849 – L’ultima indipendenza siciliana) è quindi l’invito rivolto a tutti a colmare tali lacune mediante la conoscenza dei complessi movimenti diplomatici che la rivoluzione siciliana comportò, analizzati attraverso la corrispondenza fra i rappresentanti siciliani presso gli altri Stati ed il governo siciliano, corrispondenza che si rivela particolarmente interessante poiché in essa vengono esaminati i fatti siciliani insieme a quelli che intanto andavano sviluppandosi in Italia ed in Europa, ai quali erano indissolubilmente legati: la prima guerra d’indipendenza italiana, il lavorio fra gli stati italiani per i vari progetti che nascevano per la Confederazione Italiana (la forma prevalente di unità d’Italia nel 1848), la caduta in Francia del regno di Luigi Filippo e l’avvento della Repubblica seguito dall’elezione del futuro imperatore Napoleone III, il susseguirsi delle rivoluzioni a Vienna e via dicendo.
L’opera è arricchita dalla dotta prefazione del Prof. Giuseppe Carlo Marino, docente di Storia Contemporanea presso l’Università di Palermo, che dopo averne egregiamente illustrato il contenuto così conclude: “C’è in tutta questa storia, mi sembra, la storia dolorosa di un popolo spessissimo strumentalizzato, manipolato e umiliato. Giuseppe Provenza ne è pienamente consapevole e questo è ben più che sufficiente per indurre a ritenere meritoria e significativa anche per l’oggi la sua fatica di ricerca…”
Un libro sulla rivoluzione siciliana che portò la Sicilia a staccarsi dal Regno delle due Sicilie e alla indipendenza per quindici mesi nel 1948-49. Una ricerca impegnativa e minuziosa. Una tesi di sicuro interesse.
Presiede Ninni Casamento, interviene Pier Luigi Aurea. Ingresso libero. Giovedì 11 febbraio, ore 17,30 presso l’Istituto Platone di via Salvatore Bono, 31 - Palermo
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