Non c'è niente di più doloroso dell'affrontare la perdita di una persona che si ama. Più difficile ancora è aiutare un bambino a capire quel dolore, riuscire a stargli vicino senza far pesare la propria disperazione. E' in quei momenti che bisogna compiere il miracolo, andare oltre la debolezza ed essere forti e vivi due volte.
Un'esperienza che solo con un libro si poteva raccontare, ma non con un romanzo qualunque. "Tu non ci sei più e io mi sento giù", questo il titolo, è un progetto dedicato ai bambini che subiscono un trauma grave come la perdita di un genitore, pensato per aiutare loro e chi accanto a loro resta. Non è una novella da leggere in spiaggia, ma molto di più: le pagine di questo libro commuovono, fanno riflettere, si sfogliano con curiosità e coinvolgimento. Finita la lettura, a pagina 77, tutto sembra di nuovo possibile, persino che un bambino che ha perso il papà o la mamma torni a sorridere.
Scritto con il linguaggio delicato ed esperto di due psicologhe, le dottoresse Anna Rita Verardo e Rita Russo, il libro è arricchito dai disegni in pastello di Paolo Samarelli. A metà strada fra il gioco e la prova di coraggio (una pagina bianca invita a scarabocchiare la propria rabbia, un'altra ad incollare le foto della persona che non c'è più), questo è un libro che insegna soprattutto a sentire le emozioni e dargli un nome, a non aver paura e a non vergognarsi del dolore, a capire che quando qualcuno muore non è colpa di nessuno. Oltre alla sezione dedicata ai bambini, c'è n'è una per i genitori e una per gli insegnanti. Quali sono i comportamenti più adatti, quali quelli da evitare, accompagnando le fasi di elaborazione del lutto in modo propositivo.
"Tu non ci sei più e io mi sento giù" non si compra in libreria, ma viene spedito su richiesta compilando un modulo scaricabile dal sito www.emdritalia.it, con una donazione minima di 20 euro. Il ricavato va all'associazione Emdr (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, in italiano "desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari"), specializzata in una terapia per i disturbi post-traumatici che utilizza i movimenti oculari e altre forme di stimolazione per rielaborare le esperienze a livello cognitivo ed emotivo.
La Emdr, sperimentata per la prima volta negli Usa venti anni fa e da dieci anche in Italia, si basa sull'ipotesi che ci sia una componente fisiologica in ogni disturbo o disagio psicologico. Anche i bambini sopravvissuti al terremoto che seppellì un'intera classe elementare a San Giuliano di Puglia sono stati curati con questa procedura. Come loro, i piccoli superstiti della strage di Stroppiana, nel vercellese, che vide precipitare in una scarpata un pullman con a bordo una scolaresca.
Isabel Fernandez, presidentessa di Emdr Italia, paragona il libro a un percorso di terapia. "E' una guida che tiene conto di tutte le fasi da seguire nel processo di elaborazione del lutto - spiega - In passato situazioni di questo tipo venivano affrontate camuffando la realtà, mentre invece è molto importante dire subito la verità, perché il bambino la percepisce comunque".
Il libro verrà presentato allo Starhotels Metropole di Roma sabato 15 marzo alle 19,30, con una serata di beneficenza presieduta dall'attrice Asia Argento.