«Nella poesia di Anna Maria Gallone gli oggetti estendono il loro orizzonte fino a diventare fenomeni naturali, come un accecante tramonto e finanche splendori del cielo, come una bionda falce di luna e una sperduta nuvola. Ma sono contemporaneamente intervalli sghembi, senza tempo, dove si annega nel nóstos, il moto di ricerca, di tensione verso la conoscenza che presenta come rovescio della medaglia il desiderio del ritorno, il sentire l’anima in esilio, inafferrabile. È un grumo di nostalgia di sé, di quella parte più autentica e vera, dove l’armonioso canto trova gli accordi giusti e scoppia dentro l’animo improvviso, dopo l’odissea, dopo aver affrontato giganti e incantesimi, in quell’intravedere per un solo bellissimo attimo la luce della sua Itaca.» (Dalla Prefazione di Maria Gabriella Puglisi)
Anna Maria Gallone è nata nel 1946 a Paternò, in provincia di Catania, dove ha seguito gli studi classici. Vive a Catania, ove ha fatto parte del circolo letterario “Isabella Rubino”. È stata nominata associata dell’Accademia Internazionale di Modica. Ha partecipato, classificandosi, a diversi premi letterari e la sua voce poetica è presente in diverse antologie. Ha già pubblicato Finché sarà azzurro (1986), Bianchi Velieri (1989), Gocce di rugiada (2016), Sottovoce per Ines (2018) e Stralci di prosa e poesia (2020).
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