"La 19a moglie" di Ebershoff sospesa tra crime story e verità storica

di Palermomania.it

| Pubblicata il: 15/06/2011 - 10:12:35

Letto 4139 volte

Vota questo articolo:

138

"Tutti quelli che incontro vogliono sapere per quale motivo mi sia sottoposta a una pratica coniugale così intrisa di asservimento e sofferenza. Quando spiego loro che mio padre ha cinque mogli e che mi hanno allevata nella fede che il matrimonio plurimo sia la volontà di Dio, spesso queste persone mi chiedono: 'Come ha potuto credere a una cosa simile?". Ann Eliza Young nel 1874 affida alle pagine del suo diario l'amarezza per aver subito quella che la sua fede impone. E' figlia di un padre mormone e 19esima moglie di un marito mormone. BeckyLyn Scott, un'altra moglie n.19 ma dei giorni nostri, la frustrazione del suo ruolo ha cercato di esorcizzarla affidandosi a un fucile e mettendo fine alla vita del suo unico marito. O almeno così raccontano i giornali. Il suo dramma viene raccontato da quel figlio che ha condannato a una vita fuori dalla sua comunità quando "il Profeta le ha ordinato" di buttarlo fuori. Le storie di Ann Eliza e BeckyLyn, incentrate sulla poligamia, si sviluppano su un doppio piano narrativo e temporale per formare la trama del romanzo di David Ebershoff intitolato La 19a moglie (Giunti editore, 2011).
L'esilio del giovane omosessuale - Partiamo dalla fine e dall'omicidio di un uomo davanti al suo pc e il conseguente arresto della moglie, la presunta assassina. Il giovane Jordan "Jo-Jo" Scott, cacciato anni prima dalla rigida comunità religiosa guidata dal "Profeta" per aver preso per mano una bambina, scopre casualmente la tragedia che ha colpito i suoi genitori. Il giovane è omosessuale ed è considerato dalla comunità di Mesadale un "ragazzo perduto". E' stato costretto ad abbandonare la sua comunità nella Utah e ora è costretto a tornare nei luoghi della sua infanzia. La sua comunità è quella dei Primi un gruppo scissionista della chiesa mormone sottoposta alle regole ferree dettate dal Profeta. Dietro l’apparente armonia di una comunità dove gli uomini hanno molte mogli e i cartelli stradali vengono presi a fucilate perché considerati simboli di Satana, si nascondono torbidi segreti. Jordan, per amore di una madre che l'ha rifiutato, è costretto a fare un viaggio in quel mondo ipocrita che odia con tutte le sue forze.
La ribellione di Ann Eliza - La seconda storia, che si sviluppa parallelamente a quella di BeckyLyn Scott e Jordan Scott, è quella di Ann Eliza, "la più terribile nemica della poligamia" secondo i Primi ovvero. La donna è un realmente esistita ed è divenuta celebre alla fine dell'Ottocento per aver denunciato attraverso il suo diario le storture delle regole religiose e la sostanziale schiavitù cui le donne erano sottoposte nella Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Chiesa mormone ndr.). Il personaggio diviene la chiave per descrivere la ribellione nei confronti di un destino che condanna Ann Eliza a subire un ruolo di sottomissione nei confronti di Brigham Young, potente leader e profeta della Chiesa mormone nell’America di quegli anni. "Non ho scelto di affidare le mie memorie alla pagina scritta per amore della fama...Né per denaro. Il mio unico desiderio è denunciare la tragica condizione delle donne all'interno del sistema della poligamia, costrette a vivere in uno stato di servaggio mai più visto in questo paese dall'abolizione della schiavitù", scriveva la "ribelle" nel suo La 19^ moglie.
Ebershoff: "Non è il surrogato di una biografia di Ann Eliza Young" - David Ebershoff è un affermato scrittore americano. Il suo romanzo è uscito negli Stati Uniti nel 2009 divenendo subito un bestseller. In La 19^ moglie Ebershoff utilizza un personaggio storico ma sfuma le caratteristiche per romanzare la storia. La sua premessa, doverosa, non lascia spazio a interprertazioni: "Questa è un'opera di narrativa. Non è concepita per essere letta come il surrogato di una biografia di Ann Eliza Young". La fama di Ebershoff è legata al suo primo romanzo, The Danish Girl. Mai tradotto in Italia, il romanzo su Einar Wegener/Lili Elbe che nel 1931 si sottopose alla prima prima operazione ufficiale per il cambiamento del sesso è divenuto un film con protagonista Nicole Kidman.

Fonte: tiscali

< Torna indietro

Vota questo articolo:

138

Lascia un tuo commento

Questo articolo ha ricevuto commenti!