Questo volume raccoglie buona parte delle prose giornalistiche aniantesche, finora disperse su varie testate e cadute nell’oblio. Sono scritti che coprono un ampio ventaglio di tempo (oltre un trentennio) e di generi letterari: dai profili biografici alle novelle, dalle cronache artistiche alle memorie dell’io, dagli aneddoti metropolitani alle incursioni nel folklore siciliano e nei paesaggi liguri; fino alla ripresa di antichi miti, attualizzati secondo i canoni del realismo magico. Resta invariata l’originalità della scrittura del sulfureo autore novecentesco, che anche in queste pagine mantiene l’ironia sognante e la disposizione alla fantasticheria peculiari dei suoi maggiori romanzi.
Antonio Aniante (Viagrande, 1900-Latte, 1983) è stato uno scrittore, commediografo, saggista e giornalista bilingue (italo-francese). Esponente di spicco dell’avanguardia novecentesca, dell’espressionismo e del realismo magico, visse e operò tra Italia e Francia. Per i suoi meriti artistici gli fu assegnata la medaglia d’oro della prestigiosa Académie Française come miglior scrittore straniero.
Margherita Verdirame ha tenuto la cattedra di Letteratura italiana e di Storia dello Spettacolo all’Università di Catania. Ha dedicato numerosi saggi alle scrittrici e ai generi di consumo dell’Ottocento. Si è inoltre occupata di autori siciliani da Tempio a Verga, a Brancati. Ha pubblicato un volume monografico su Antonio Aniante.
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