Negli ultimi tempi c’eravamo abituati a vedere Valentina Gebbia, giornalista, scrittrice, sceneggiatrice, attrice e regista palermitana, davanti le macchine da presa in “Ore 18 in punto” e in “Erba celeste”, che lei stessa ha anche scritto e diretto. Ed ecco che quest’anno torna ad allietarci con una lettura genuina e sfumata di tanti colori, oltre quelli che raccontano la suggestiva isola delle Canarie. “Quel capodanno a Tenerife” è infatti l’ultimo romanzo di Valentina Gebbia, pubblicato qualche mese fa, ed edito dalla casa editrice palermitana Leima. 400 pagine che si leggono tutte d’un fiato, che divertono, commuovono ed emozionano. Iniziamo dalle location che si alternano tra il capoluogo siciliano e la splendida isola canaria di Tenerife e che vedono approdare dall’una all’atra riva, Veronica, la protagonista, un’inguaribile sognatrice che però riesce sempre, con lucidità, ad analizzare se stessa e la realtà che la circonda, aggiungendo quel tocco d’ironia che non guasta mai. In questa avventura, che la sposta fisicamente, mentalmente, e col cuore a Tenerife l’accompagna l’amica di sempre, Costanza, una donna completamente diversa da lei, alla quale è fortemente legata, un’amicizia insomma schietta, diretta, vera, che oggi è piuttosto rara tra le donne.
Quello che a Tenerife doveva essere un semplice capodanno, da trascorrere nelle sale dell’albergo dove le due amiche hanno scelto di andare per questa breve festività, si trasforma in un vortice che investe Veronica a 360 gradi. L’incontro con un affascinante e sconosciuto uomo di colore, di origine inglese, l’appassionerà, le sconvolgerà i sensi, e strano a dirlo, la farà anche innamorare. Tanto da farla ritornare il capodanno successivo nell’isola che le ha cambiato la vita.
A Palermo Veronica conduce una vita piuttosto normale dividendosi tra la redazione del giornale presso il quale scrive, i suoi romanzi e la vita cittadina. In una villa, che è al contempo una dimora nobiliare, vive la madre insieme ad altre simpaticissime signore “diversamente giovani”, e dotate al contempo di una straordinaria carica vitale, tale da affascinare il lettore, regalando sorrisi e tenerezze. E non solo, il loro ruolo in tutta questa storia è fondamentale: è anche grazie ad alcune loro previsioni che Veronica riesce a trovare la forza e la speranza per alimentare questo amore apparentemente strano ed impossibile.
Veronica in questo intervallo di 12 mesi, tra un capodanno e l’altro, affronterà non poche difficoltà, tra queste anche una relazione sfociata poi in una grande delusione, finendo anche per essere vittima di un ‘uomo sbagliato’. Ma ce la farà, con l’aiuto di Costanza e di altri amici fidati, della madre e delle sue speciali coinquiline, del suo cane, dei suoi sogni, e di tutte quelle strane coincidenze talmente tangibili da ricondurla sempre all’uomo misterioso, quello dell’amore a prima vista, apparso a Tenerife e poi svanito nel nulla. Oltre i sogni, anche le pietre giocheranno un ruolo centrale in questo strano legame, ed il diaspro rosso farà da padrone, insieme a tante legende che vengono anche raccontate da un’altra storia dentro questa storia.
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