È in uscita il 17 ottobre 2022 l’opera prima di Franco Fogliani, cultore di filosofia teoretica all’università di Messina, dal titolo “Si sciolgono le nevi” (Navarra Editore, pp. 336, € 20,00), un coinvolgente romanzo storico sull’Italia partigiana, con la prefazione di Antonio Matasso.
Il romanzo riesce a mettere in risalto il lato prettamente umano delle vicende storiche degli anni che vanno dal 1939 al 1945. Pertanto, ai temi della lotta antifascista, della situazione contadina e del disagio causato dalla crisi economica, si affiancano i temi dell’amore e dell’amicizia per restituire umanità a fatti storici che, ancora prima di sconvolgere dinamiche politiche, sociali ed economiche, hanno sconvolto la vita di uomini e donne. Il romanzo rimanda un affresco dell’Italia intera, da nord a sud, seguendo le vicissitudini di Marcello Poldesi, laureato in Legge a Milano e fuggito in Francia per scampare alla guerra d'Africa. Al suo rientro in Italia viene arrestato e mandato al confino a Messina. Qui ritrova Carlo – personaggio ispirato allo scrittore Beniamino Ioppolo – e conosce i giovani siciliani che insieme a lui e Carlo diverranno partigiani. Incontra anche Grazia, figlia del vicesegretario del Fascio locale e, nonostante l’appartenenza a due mondi ideologicamente opposti, i due giovani si innamoreranno.
Dopo aver sperimentato le forme letterarie del saggio, della letteratura teatrale, della poesia e del racconto, questa volta l’autore si cimenta nella forma del romanzo con la consapevolezza – condivisa da Antonio Matasso nella prefazione al testo – che: “non è raro osservare che sentimenti, difficoltà, inquietudini e pensieri d’ogni tipo dei protagonisti di un dato periodo storico riescano spesso ad esser rappresentati meglio dai romanzi, invece che da certi studi ed analisi cattedratiche. Chi scrive questa breve riflessione, sostiene da tempo che spesso il romanzo storico costituisce una chiave di accesso alla comprensione profonda delle epoche, con una potenza almeno pari a quella di un buon saggio”.
Le vicende particolari del protagonista e dei personaggi che attorno a lui ruotano si svolgono nel contesto della grande Storia della Resistenza e della Repubblica di Salò, fino all’esecuzione di piazzale Loreto: sono gli anni delle lotte politiche e degli intellettuali impegnati, come Quasimodo e Montale, figure presenti tra le pagine del romanzo. In questo contesto storico, tra l’impegno politico, l’amore e l’amicizia, la figura di Marcello diventa catalizzatrice delle forze della “meglio gioventù” della Sicilia dell'epoca.
Sulle volontà che lo hanno spinto a scrivere questo romanzo, Franco Fogliani dichiara: “il libro nasce dal desiderio di raccontare i comportamenti aberranti dei fascisti nel sud, che approfittavano del loro potere per infierire sulla parte più debole della popolazione. Nel contempo mi ha sempre affascinato il coraggio di tanti (giovani, donne, cittadini comuni) che sacrificavano la propria vita per la riconquista della libertà dopo una dittatura sanguinaria. Ma le vicende storiche del fascismo e della Resistenza non possono prescindere dai sentimenti individuali di ognuno che si manifestano, nel caso specifico, nell’ amore dei due protagonisti che pur essendo, in origine, di idee diverse, combattono alla fine per lo stesso obiettivo: la sconfitta del fascismo e la rinascita di un popolo”.
La prefazione firmata da Antonio Matasso – avvocato, giornalista e docente universitario di Legislazione dei beni culturali – è un valore aggiunto al testo e con queste parole consegna il libro ai lettori e alle lettrici: “un romanzo, dunque, di figure rapide e tutte vive, fatto di pagine dalle parole precise e vere. In breve, il libro che la generazione siciliana dei genitori di Franco Fogliani e dei suoi stessi fratelli, molto più grandi di lui e tutti emigrati, forse avrebbe voluto scrivere e che ora finalmente si realizza grazie a chi, pur nato dopo la guerra, è cresciuto avvolto in quello stesso immaginario”.
Franco Fogliani è cultore di Filosofia teoretica all’Università di Messina. È stato assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione del Comune di Sinagra (ME). Tra i fondatori del premio Beniamino Ioppolo-Lucio Piccolo, ha pubblicato raccolte di racconti, saggi e poesie.
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