SCRIVERE PER AIUTARE IL PROSSIMO DESTINANDO IN BENEFICENZA PER LA RICERCA GENETICA SULLA CURA DELLE MALATTIE RARE DEL SANGUE.
È questa la finalità dell’ultimo libro di Leonardo Gentile maresciallo in pensione della Guardia di Finanza, che racconta il contrabbando in Sicilia, un tema attualissimo dove l’autore ripercorre, entro una cornice semplice e scorrevole, storie realmente vissute nell’espletare il suo lavoro contro la criminalità che fa parte non solo del passato, ma che costituisce ancora oggi una realtà da combattere. Cambiano protagonisti, rotte e “trucchi” ma il segreto del contrabbando di sigarette resta sempre lo stesso, dove un fiume di “bionde” circolano sul mercato illegale del nostro Paese.
Il volume, dal titolo “Un segugio a caccia di bionde – Storie di contrabbando e contrabbandieri in Sicilia” edizioni ZAcco, è stato presentato presso la Caserma Cangialosi della Guardia di Finanza, alla presenza del gen. D. Cosimo di Gesù, Comandante Regionale Sicilia; gen. B. Umberto Rocco, presidente ANFI sez. Palermo e consigliere Nazionale ANFI per la Sicilia; prof. Silvestre Buscemi; prof. Manlio Corselli, Presidente ANCRI; Lucia Tuscano, presidente Assoc. Talassemici Fasted Palermo onlus; prof.ssa Enrica Egidi, critico letterario; cav. Michele Nigro, curatore del testo.
Un palcoscenico, quello descritto dall’autore, che spiega perché le “bionde” diventano il punto di convergenza del malaffare di consorterie diverse ma contigue, quali sono i meccanismi, chi se ne avvantaggia e chi fa finta di non vedere o di non capire. Nomi, cognomi, luoghi che ripercorrono eventi che fanno parte del territorio siciliano, dal dopoguerra agli anni ‘80, prevalentemente a Palermo, teatro di conflitti e di tragedie. “Leonardo Gentile con questo libro – dice Umberto Rocco – ha realizzato un importante documento storico e umano che, con modalità d’altri tempi, assume un alto valore documentario, la cui lettura potrebbe trovare l’interesse di molti, soprattutto quello delle giovani leve presso gli Istituti di istruzione”.
L’autore racconta con garbo e perizia di particolari come il contrabbando di sigarette rappresenti per la mafia una delle voci a bilancio più remunerativa, considerati anche i costi di impresa inferiori a quelli di altri traffici illegali e le pene decisamente più miti. “Alla fine, il mio lavoro rappresenta un piccolo contributo alla complessa attività svolta dal Corpo della Guardia di Finanza – spiega Leonardo Gentile - e spero di averla adempiuta con serietà, onestà e professionalità. Unico obiettivo, fare osservare le leggi dello Stato e accrescere il prestigio della Guardia di Finanza, dalla quale ho ricevuto ampi e gratificanti riconoscimenti. Oggi questo volume ha uno scopo umanitario, poiché il ricavato della vendita sarà interamente devoluto in beneficienza all’Associazione “Piera Cutino Onlus” per la ricerca genetica della cura delle malattie rare del sangue”.
Una scelta, quella di Leonardo Gentile, dettata da un’esperienza personale con la speranza che un giorno non si muoia più per questa malattia. “La causa della talassemia è rappresentata dalla presenza di difetti nei geni dell’emoglobina, a livello del DNA – spiega Lucia Tuscano - quindi una malattia ereditaria, trasmessa quando entrambi i genitori sono “portatori sani”. Le Regioni più a rischio sono proprio la Sicilia con 7-8%, ovvero 2.800 talassemici, preceduta solo dalla Sardegna con il 12,9%. L’avanzamento della ricerca sta facendo grandi passi avanti, bisogna continuare con determinazione, ma necessita il sangue per i malati e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica”.
L’umanità è la forza motrice dell’autore che anche in questo suo libro trasmette un’emotività immediata, infatti, non mancano le pagine di grande umanità e sofferenza, dove risalta l’aspetto profondo della coscienza umana. L’autore non riesce a nascondere tra le righe del suo scritto, l’animo nobile di chi pur eseguendo il proprio lavoro in nome delle leggi, prova un senso di sofferenza per la sorte avversa di alcuni personaggi intrappolati in reti senza via d’uscita e gioisce per chi dalla rete è riuscito a divincolarsi cambiando percorso di vita.
Il volume, arricchito dalla copertina opera della pittrice Federica Colletti, è stato curato con grande professionalità dal S. Ten. Michele Nigro: “Un libro redatto con grande perizia di ricordi tra foto storiche provenienti da collezioni private e dall’Archivio fotografico Comando Regionale Sicilia della Guardia di Finanza. Circa trentatré episodi, solo alcuni tra i tanti della sua lunga carriera che testimoniano il suo operato e forniscono un interessante spaccato di una Sicilia oppressa dal malaffare, dove non esistevano le attuali tecnologie investigative, ma solo uomini che mettevano a rischio la propria vita senza mai mollare fino a quando “la preda” non veniva catturata. Altri tempi, altri uomini, altra realtà”.
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