In tutto il mondo si stima 640 milioni di ragazze e donne in vita siano state date in moglie durante l'infanzia, ovvero 12 milioni di ragazze all'anno. E' quanto emerge dal nuovo rapporto dell'Unicef, secondo il quale la percentuale di giovani donne sposate durante l'infanzia è diminuita dal 21% al 19% rispetto alle ultime stime pubblicate cinque anni fa.
Ma la riduzione globale dovrebbe essere 20 volte più rapida per raggiungere l'obiettivo di Sviluppo Sostenibile di porre fine ai matrimoni infantili entro il 2030. Nonostante i progressi compiuti, 1 giovane donna su 4 si sposa ancora prima del 18° compleanno in Asia meridionale. L'India rappresenta ancora un terzo del totale globale. L'Africa subsahariana, con il secondo maggiore tasso a livello mondiale di spose bambine(20%) è lontana oltre 200 anni dal porre fine a questa pratica. Secondo il rapporto "Is an End to Child Marriage within Reach? Latest trends and future prospects 2023 update", nonostante il costante declino dei matrimoni precoci nell'ultimo decennio, molteplici crisi, tra cui i conflitti, gli shock climatici e le conseguenze del Covid-19, minacciano di annullare i risultati faticosamente raggiunti. "Le crisi economiche e sanitarie, l'intensificarsi dei conflitti armati e gli effetti devastanti del cambiamento climatico - afferma il direttore generale dell'Unicef Catherine Russell - costringono le famiglie a cercare un falso senso di rifugio nel matrimonio precoce. Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire il loro diritto a un'istruzione e a una vita autonoma".
Le ragazze che vivono in contesti fragili hanno il doppio delle probabilità di diventare spose bambine rispetto alla media mondiale, si legge nell'analisi. Per ogni aumento pari a dieci volte dei decessi causati dai conflitti, si registra un aumento del 7% del numero di matrimoni precoci. Allo stesso tempo, gli eventi meteorologici estremi causati dal cambiamento climatico aumentano il rischio per le bambine, con ogni variazione del 10%delle precipitazioni collegata a un aumento dell'1% circa della percentuale dei matrimoni precoci. L'analisi avverte che i preziosi risultati ottenuti nell'ultimo decennio per porre fine ai matrimoni precoci sono minacciati, o addirittura annullati, dagli impatti del Covid-19. Si stima chela pandemia abbia già ridotto di un quarto il numero di matrimoni precoci evitati dal 2020. "Abbiamo dimostrato che i progressi per porre fine ai matrimoni precoci sono possibili. Ma è necessario un sostegno costante alle ragazze e alle famiglie vulnerabili - ha aggiunto Russell - Dobbiamo concentrarci sulla permanenza delle ragazze a scuola e sulle opportunità economiche"
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