Una seconda possibilità, una visione del mondo da un’altra prospettiva perché occorre comprendere quando è giunto il momento di cambiare la propria vita, uscendo da ambienti tossici, malavitosi e che ci tarpano le ali. Perché? Ovviamente perché tutti aspiriamo ad avere “Un destino migliore”.
Questo il titolo del film, opera prima, del regista, Gaetano Di Lorenzo. Prodotto da Francesco Paolo Montini, Movie Factory Roma con il supporto della Sicilia Film Commission. Sceneggiatura di Gaetano Di Lorenzo e Maria Montalto.
Protagonista un’agguerrita insegnante, interpretata da una brillante Stefania Blandeburgo, che vuole donare ai suoi alunni, specie a quelli più bisognosi, un futuro migliore. Tra loro, c’è un ex allievo, Giovanni Catalano, ragazzo volenteroso che ha abbandonato gli studi, dopo che il padre è stato condannato per omicidio. Luisa decide, allora, di dare ripetizioni private al ragazzo, finito agli arresti domiciliari, affinché possa diplomarsi. Il compito non è semplice: Giovanni è scontroso e frequenta amicizie pericolose. Dinamiche che, però, non faranno arrendere Luisa, che, sebbene ci sia chi le suggerisce di “non aiutare chi non vuole essere aiutato”, non demorde dal suo intento.
Nel cast anche Maurizio Bologna, coraggioso avvocato dei Catalano. Partecipazione straordinaria, poi, di Pino Maniaci.
“Un destino migliore” sarà presentato, alla stampa, presso il Cinema Lux di Palermo, in via Francesco Paolo Di Blasi, 25, lunedì 27 novembre, alle 12:00. Saranno presenti gli attori Stefania Blandeburgo, Matteo Aluia, Giuditta Perriera, Lia Ceravolo, Francesco Glaviano e il produttore, Francesco Paolo Montini.
Il film, opera prima di Gaetano Di Lorenzo, sarà, invece, presentato al pubblico martedì 28 novembre, alle 20:45, presso il Cinema Lux di Palermo. Presenti, in sala, il regista, il cast e il produttore, Francesco Paolo Montini.
LA TRAMA
“Un destino migliore” racconta la storia Luisa, donna forte che vive il suo mestiere di insegnante, come una vera vocazione. Da sempre impegnata ad aiutare gli alunni più bisognosi, augura a tutti i suoi allievi, spesso vittime degli ambienti malavitosi in cui vivono “Un destino migliore”. In una scuola media di periferia, Luisa ha incontrato, anni prima, Giovanni, ragazzo volenteroso che ha abbandonato gli studi, dopo che il padre è stato condannato per omicidio. Luisa decide, allora, di dare ripetizioni private al ragazzo, finito agli arresti domiciliari, affinché possa diplomarsi con la speranza di toglierlo dalla strada e regalargli un avvenire diverso. Compito assai complicato, viste le reticenze del ragazzo, il suo carattere indomito e le sue pericolose amicizie.
L’AMBIENTAZIONE
Il film è ambientato nel quartiere Zen di Palermo, ed è una costante contrapposizione tra la volontà di cambiamento e la difficoltà di venire fuori da certe situazioni. La lotta di Luisa per far accettare le sue scelte alla famiglia, ai colleghi si accosta, così, alla lotta interiore di Giovanni, che vuole una rivincita al destino ereditato, ma da cui è difficile distaccarsi completamente.
Alcune riprese sono stata effettuate anche presso l’istituto Superiore Majorana di Palermo e l’Università degli Studi di Palermo. Ma anche presso gli studi di Tele Jato, a Partinico. E, sempre a Partinico, in un’officina e al centro commerciale “Le Fontane”. Si ringrazia, per le location, gli appartamenti privati delle famiglie Mira e Vitale, il Magazzino di Maria Borruso. La Palestra Virtual Fitness (interni ed esterni), la Caserma dei Carabinieri - Stazione di Uditore e lo studio legale “Gattuccio” e Villa Epika di Farina Alessio.
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