Il nome scientifico è Daucus carota L. appartenente alle Ombrellifere. È ricca di vitamine B, C, E, D, PP, di sali minerali e zuccheri semplici prontamente assimilabili (glucosio). Ma deve la sua meritata fama soprattutto al betacarotene, cioè il precursore della vitamina A. Dunque, un prezioso aiuto nei casi di affaticamento e disturbi della vista, soprattutto quella crepuscolare. Possiede, inoltre, notevoli proprietà astringenti, grazie alla presenza di pecrina, e diuretiche, per la presenza di asparagina e daucina. Altra molecola di grande interesse è il falcarinolo, dalla spiccata azione antitumorale, peraltro già esercitata dai numerosi antiossidanti. Numerose e approfondite ricerche testimoniano numerosi benefici in casi di neoplasie a carico di stomaco, prostata, faringe, laringe, vescica, colon/retto. Un consumo regolare tonifica e rimineralizza l’organismo, da fegato e vie biliari al sistema circolatorio (contrasto di grassi in eccesso), a quello immunitario (stimolazione di globuli rossi ed emoglobina), gastrointestinale (ulcere, reflusso, coliti, gastriti, diarrea) e respiratorio (tosse, bronchiti e asma). Facilita la secrezione lattea delle puerpere. Per la salute della pelle, poi, costituisce una risorsa insostituibile. Favorisce, infatti, distensione e morbidezza, previene le rughe e la secchezza, combatte gli effetti deleteri del fumo di sigaretta e dello smog in genere, degli arrossamenti solari, delle ustioni. Applicata direttamente sulla cute cura le screpolature e le piaghe, lenendo il dolore e aiutando i processi di cicatrizzazione. Una proprietà particolarmente interessante del betacarotene è rappresentata dal fatto che sopporta bene periodi brevi di cottura, che anzi ne facilitano l’assimilazione. Un altro consiglio: condire le carote con un po’ di olio o burro. Pur essendo il primo un acido grasso insaturo e il secondo saturo, aumentano di circa tre volte il processo dell’assimilazione stessa. Non è conveniente, invece, lasciare le carote cotte a temperatura ambiente per molto tempo: potrebbero perdere parte delle benefiche proprietà, tra l’altro temono l’esposizione alla luce.
Controindicazioni
Praticamente non esistono, se il consumo è moderato. Le vitamine si distinguono in idrosolubili e liposolubili. Un uso massiccio delle prime non causa inconvenienti, giacché l’organismo riesce a eliminare l’eccesso. Le liposolubili, invece, tendono a depositarsi nei grassi. Dunque, prudenza nell’assunzione di A, D, E, K. L’intossicazione acuta di A è molto rara, frequente è quella cronica, soprattutto nei bambini, costretti dalle madri a un consumo anomalo proprio di carote. Inoltre, la sua somministrazione richiede il controllo del medico nei casi di: malattie renali, epatiche, diabete e fibrosi cistica, disturbi al pancreas e alla tiroide. Prudenza anche se assunta contemporaneamente a farmaci anticoagulanti.
Fonte: redazione palermomania.it
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